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DEMOCRACY IN AMERICA, tratto da Alexis de Tocqueville in scena dall’11 al 13 maggio alTeatro Argentina

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Dall’11 al 13 maggio al Teatro Argentina Romeo Castellucci interroga Alexis de Tocqueville sulla “democrazia”, ovvero sulla possibilità o meno dell’uguaglianza, con la sua ultima creazione DEMOCRACY IN AMERICA.

Liberamente ispirato al trattato di Alexis de Tocqueville, Democracy in America di Romeo Castellucci, regista tra i più acclamati d’Europa, ne coglie lo spirito profondo in una lettura sofisticata e non superficiale. In un’opera che è considerata uno dei testi fondamentali per la cultura politica dell’Occidente contemporaneo, lo scrittore descrive il nuovo modello di democrazia rappresentativa rintracciandone l’origine negli usi, nei costumi, nelle idee, nella coscienza collettiva delle colonie della vecchia Europa, ormai affrancate verso un futuro, anche se incerto e anche doloroso, di rifondazione e libertà. Con questo spettacolo Romeo Castellucci, con la sua Socìetas Raffaello Sanzio, segue l’esempio di de Tocqueville nel suo viaggio nel Nuovo Mondo e si pone nel tempo che precede la Politica e in ciò che viene prima della “nascita del teatro” inserendosi così in quell’attimo d’indeterminazione “in cui i piedi nudi calpestano ancora le ceneri tiepide della Festa ormai abbandonata dagli Dei, ma non vedono ancora l’inizio della Tragedia, creata dall’Uomo”. Un lavoro che rintraccia una celebrazione dimenticata, un rito ancora senza nome, in cui il teatro rinnova la sua funzione primaria: l’essere il necessario e oscuro doppio dell’agone politico e delle forme delle società umana . In scena un testo politico, interpretato da un cast interamente femminile, che pone l’America come specchio della democrazia moderna e più in generale dell’Occidente delineando l’orizzonte di sacrificio e compromesso oltre il quale si staglia la figura della società moderna in cui il teatro esercita, in questo caso coadiuvato da un importante impianto audiovisivo, il suo ruolo naturale rispetto al dibattito politico e alla società tutta, rimettendo perpetuamente in discussione il dato dell’esistente.