All’Arena del sole di Bologna è andato in scena martedì 6 novembre il Cantico dei Cantici di cui Roberto Latini è attore, autore e regista, spettacolo Premio Ubu 2017 come Miglior Attore o Performer, musiche e suoni di Gianluca Misiti, luci e tecnica di Max Mugnai. Latini si è formato a Roma presso Il Mulino di Fiora, Studio di Recitazione e di Ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo, dove si è diplomato nel 1992. Ha fondato insieme a Gianluca Misiti e Max mugnai la compagnia Fortebraccio Teatro di cui è direttore artistico.
La drammaturgia prende vita da un importante testo biblico e letterario, il Cantico dei Cantici che si tramuta in una personalissima interpretazione poetica dell’artista Roberto Latini. Quest’ultimo ha raggiunto una maturità e una capacità di coinvolgere ed emozionare il pubblico che lo pone tra i più grandi interpreti del teatro contemporaneo italiano.
La scenografia è composta da una panchina, un tavolo su cui si trovano un telefono, la testa di un manichino con una parrucca verde e al centro un microfono; il tutto dietro ad una cornice fisica: simbolo della mente umana. Il regista e attore riesce a caricare gli oggetti di uso comune di un significato più alto. Il telefono, per esempio, costituisce un contatto tra l’ interiorità del personaggio e il mondo esterno, l’altro o altra.
Latini, in modo del tutto sorprendente, si destreggia fra tre diverse tonalità di voce, quella di un essere quasi mostruoso, quella di un poeta innamorato della sua musa e la sua. Niente è lasciato al caso. Ogni gesto è accuratamente voluto, lo spettatore viene trasportato con facilità dalle sensazioni più intime del personaggio alla travolgente realtà della vita.
L’ attore è meticolosamente truccato e porta una parrucca di colore nero. Attraverso il cambio delle luci sembra cambiare anche la scenografia e l’ attore stesso. Le luci insieme alla musica scandiscono il tempo dello spettacolo. Il regista gioca molto con la musica sonora e la voce dell’attore, passando da un registro all’ altro e a tratti si fondono in una canzone.
Lo spettacolo assume dei toni grotteschi alternati da momenti di ballo accompgnati da una base musicale vivace e allegra: un contrasto che destabilizza ma allo stesso tempo fa sorridere il pubblico.
Il risultato: successo pieno!