Home teatro L’inquietudine della memoria: “Easy to Remember” all’ OFF/OFF Theatre

L’inquietudine della memoria: “Easy to Remember” all’ OFF/OFF Theatre

1622

Pareti e pavimento bianchi. Luci fredde al neon. Una donna su una sedia a rotelle con il volto truccato come la Santa Muerte che indossa una felpa Adidas rossa come il sangue sopra a una vestaglia bianca da ospedale sta dietro un microfono e fissa il pubblico pronunciando parole sibilline e immergendo gli spettatori nel suo flusso di coscienza. Un’ altra donna, sempre con il volto truccato da Santa Muerte ma in candidi vestiti da infermiera, dall’altra parte del palco, si muove lentamente, solennemente, come in sogno, come in un incubo. In fondo alla scena una cassa in legno chiaro: l’infermiera vi si avvicina, la scoperchia, la rovescia, e, rivelandone al pubblico la forma di bara, ne libera un’infinità di fiori gialli che inondano la scena di colore e che cosparge con cura sul pavimento creando una sagoma rettangolare.

Inizia così Easy to Remember, il nuovo attesissimo spettacolo targato Ricci/Forte in scena fino al 23 dicembre all’ OFF/OFF Theatre sito nella magnifica Via Giulia.

Easy to Remember evoca parole e suggestioni della poetessa russa Marina Cvetaeva (vissuta tra la fine dell’ ‘800 e l’inizio del ‘900) immergendo lo spettatore in un vortice di emozioni e sensazioni dal forte impatto emotivo: la memoria, filtrata attraverso la letteratura e le visioni della poetessa, appare come un mosaico suggestivo e allusivo di sentimenti e immagini contrastanti intorno alla vita e alla morte, all’amore e al non – affetto, alla follia e la realtà.

L’anima, che coincide con il ricordo, viene letteralmente radiografata nelle sue molteplici e mutevoli identità e appare costellata di apparizioni inquietanti e oniriche, di musiche disturbanti, di colori accecanti e parole chiare ma al tempo stesso enigmatiche.

Mediante una messa in scena efficace e attraverso la bravura delle due attrici Anna Gualdo e Liliana Laera, i versi della Cvetaeva non viaggiano esclusivamente sul canale della parola ma invadono a tutto tondo l’emotività del pubblico con visioni angoscianti e parole a tratti violente, a tratti sussurrate e rassicuranti.

Uno spettacolo dal forte impatto emozionale: da vedere e difficile da dimenticare.