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Maurizio Micheli in “Uomo solo in fila” al Parenti di Milano. Se la coda diventa metafisica…

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Un uomo solo in coda, una coda che non si sa quando è cominciata e quando finirà in un posto che non si sa bene cosa sia e dove sia, in coda con altri esseri umani che aspettano che venga chiamato il loro numero e quando verrà chiamato conosceranno il loro destino. Dovranno pagare per qualche colpa commessa in un posto lontano o vicino non importa, forse una rata saltata, una multa dimenticata, una bolletta tardata, comunque un debito di cui dovranno rendere conto a qualcuno.

Nel frattempo, il nostro uomo che si chiama Pasquale tutto l’anno, non solo per Pasqua, aspetta e pensa. Gli tornano in mente tante cose, fatti, illusioni, speranze, inquietudini e anche canzoni scavate nella memoria, grattate dall’anima, riemerse come dal fondo di un mare “che si muove anche di notte e non sta fermo mai”.

Protagonista è l’attesa, non certo quella metafisica di Beckett, ma quella dell’assurdo quotidiano, che Micheli tratta con la sua ben nota e sofisticata ironia che rende il personaggio vittima, oltre che consapevole del senso o non senso della vita.

regia di Luca Sandri

15 e 16 giugno 2016

BIGLIETTI
Intero 32€ / 25€ – Ridotto over60/under26 18€
Prevendita 1,50€

 

ORARI

mercoledì ore 19.30 – giovedì ore 21.00  .

Via Pier Lombardo, 14, 20135 Milano