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“Mi manca Van Gogh” di e con Francesca Astrei debutta a Fortezza Est dal 31 marzo al 2 aprile 2022: fondendo scenari vangoghiani con la storia di una “vittima della società” dei giorni nostri, in scena una riflessione sul confine tra privato e pubblico, tra l’avere un’urgenza e l’esser matti

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MI MANCA VAN GOGH

di e con Francesca Astrei

dal 31 marzo al 2 aprile 2022 | ore 20:30

Fortezza Est | via Francesco Laparelli 62, Roma

Debutta in prima assoluta dal 31 marzo al 2 aprile 2022 a Fortezza Est “Mi manca Van Gogh” monologo scritto, diretto e interpretato da Francesca Astrei che porta in scena una storia vera, una storia di confine tra privato e pubblico, tra l’avere un’urgenza e l’esser matti.

Di fronte all’esposizione di un quadro di Van Gogh, la biografia dell’artista si fonde con la vicenda di una poco più che ventenne, rivelando così un’infinità di punti di congiunzione. A condurre il racconto una verace guida turistica (ironica, ma mai dissacrante), sempre alla ricerca “delle parole giuste”.

Credo che Gauguin pensasse che l’artista deve ricercare il simbolo, il mito, ingrandire le cose della vita sino al Mito, mentre Van Gogh pensava che bisogna saper dedurre il mito dalle cose più comuni della vita. E in questo , io penso che avesse maledettamente ragione. Perché la realtà è terribilmente superiore ad ogni storia, ogni favola, a ogni divinità, ad ogni surrealtà”. (tratto da “Van Gogh Il Suicidato della Società’” di Antonin Artaud)

Facendo riferimento all’intero testo, illuminante, di Artaud sopra citato, la riflessione fulcro dello spettacolo è che in alcuni casi, come quello della nostra protagonista, il suicidio non è propriamente un atto autoinflitto, ma qualcosa che viene subito per mano, seppur invisibile, di altri. Artaud infatti sostiene che Van Gogh non si sia suicidato: egli è stato suicidato, dalla società.

E così, la narratrice del testo, ritiene lo sia stata anche la sua migliore amica, la cui vita è stata completamente stravolta dall’immediatezza nella divulgazione di materiale privato, e dall’effetto che questo ha avuto sugli occhi annoiati delle persone. Creando un immaginario dagli scenari vangoghiani, la narratrice racconta la storia della sua amata “vittima della società”: ogni quadro dell’artista fa da sfondo ad un capitolo di racconto, ogni elemento della vita del pittore può essere tradotto e proporzionalmente paragonato a quello della giovane. Due vite così diverse, quella di un genio creativo e quella di una ventenne assolutamente comune, risultano avere un’infinità di punti di congiunzione, che mettono alla luce come noi tutti, in quanto parte di una società, siamo inavvertitamente responsabili di tali gesti.

Con il giusto rispetto, ma con umanità, leggerezza e l’affettuosa ironia che questa comporta, si immagina una verace “Tea” che non riesce a concentrarsi sul suo lavoro di guida turistica: elle vede, in ogni tratto di pittura di Van Gogh, un tassello della storia della sua migliore amica, e delle conseguenze che la nonempatia della società comporta.

Dobbiamo avere cura del nostro presente. Delle menti giovani. Delle informazioni. Della storia. Delle storie di ognuno di noi. Avere cura, in questo momento in cui si ha troppa fretta, per avere cura.

FORTEZZA EST
Via Francesco Laparelli 62 – Roma
31 Marzo – 1 – 2 Aprile 2022 – h 20.30
Biglietti: 12€
www.fortezzaest.com
info e prenotazioni:
fortezzaest@gmail.com
329.8027943