Home teatro Nei fiumi ebbri dei pensieri di Kerouac e Cassady: #Tape 51

Nei fiumi ebbri dei pensieri di Kerouac e Cassady: #Tape 51

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New York, 1951. Musica jazz. Stop. Altro vinile.Vino. Cambia musica. Billie Holiday. Marijuana. Scrivi.

In uno scenario rilassato ma teso allo stesso tempo, due menti si ritrovano per scrivere un nuovo grande romanzo. Jack Kerouac e Neal Cassady, gli esponenti di spicco della beat generation, sono alla ricerca di un’idea geniale.

Troveranno l’ispirazione grazie a un registratore, del buon vino e all’assunzione di sostanze illegali.

La loro ebbra condizione li porterà a condividere pensieri profondi, riflessioni sul senso della vita, sulla solitudine e sulle prospettive future dei due e alla rivelazione di alcune verità fino ad allora taciute.

Due grandi personalità si scontrano e si coinvolgono sul palco del Teatro Trastevere: il sognatore-poeta Neal ed il realista-scrittore Jack. Il pubblico viene portato in un’atmosfera di disincanto rispetto alla realtà, accompagnato da un jazz leggero, che fa da contrasto con la difficoltà dei temi trattati dai due autori.

La compagnia teatrale Un rigo si è uno no porta sulla scena le tematiche principali della poetica di Kerouac, in una continua contrapposizione tra velocità e silenzio meditativo, ispirandosi liberamente a “Frisco: il nastro” ( cap. “Le visioni di Cody”).

Lo spettacolo, scritto da Martina Tiberti e diritto da Raffaele Balzano, sarà in scena al Teatro Trastevere dal 31 gennaio al 5 febbraio.

Lo sfondo nero e le luci chiare concorrono nel trasportare lo spettatore nei fiumi ebbri dei pensieri dei personaggi, in un viaggio coinvolgente dal finale inaspettato e disilluso, in cui emerge la genialità dei giochi di parole di Kerouac, e la spontaneità (ma non per questo stupidità, o banalità) delle idee di Neal.