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Teatro Eliseo, in scena “Ivanov” di Anton Chechov: quando la lingua oltrepassa il pensiero

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E’ una dimensione tragica e tempo assurda, grottesca, che il regista e attore Filippo Dini ha immerso il suo Ivanov, prodotto da Fondazione Teatro Due e Teatro Stabile di Genova: una messa in scena con 9 attori (lo stesso Filippo Dini e Sara Bertelà, Nicola Pannelli, Gianluca Gobbi, Orietta Notari, Valeria Angelozzi, Ivan Zerbinati, Ilaria Falini, Fulvio Pepe), che creano un affresco di un’umanità alla fine, una società sull’orlo del baratro che avverte l’arrivo dell’apocalisse che di lì a poco spazzerà via la realtà conosciuta (altri 30 anni infatti e sarà rivoluzione). 

L’Ivanov di Filippo Dini sfata la convinzione che la prima delle grandi opere teatrali di Čechov sia un testo noioso e polveroso. La noia, certo, è uno degli argomenti cardine della commedia, anzi, principalmente in tutta la sua produzione letteraria l’autore si è occupato proprio di questo: descrivere i modi più disparati che l’uomo escogita per sottrarsi alla noia. 

Il testo ha la nuova traduzione di Danilo Macrì, le scene e i costumi sono ideati da Laura Benzi, le luci disegnate da Pasquale Mari e le musiche scritte da Arturo Annecchino.

Attraverso la figura dell’uomo inutile, personaggio ricorrente nella grande letteratura russa, che non riesce a spingere il proprio cuore oltre la paralisi del mondo e la propria volontà oltre l’immobilismo, Ivanov racconta la crisi e il declino di un’intera società e di un’intera epoca, che pare impazzita a causa del “virus” incarnato dallo stesso Ivanov. Un male, quello del protagonista, che «può essere letale – come ha affermato Filippo Dini – può portare alla perdita di ogni capacità vitale, alla morte della passione, dell’entusiasmo; a causa di questo virus le nostre migliori qualità possono deperire fino a farci ammalare. Può spegnere la nostra capacità di sognare una vita più felice e più serena, la nostra voglia di ascoltare le persone che abbiamo intorno e che amiamo, il desiderio di comprendere i limiti dei nostri simili, l’ardore di amare senza condizioni e misura».

Da martedì 3 a domenica 15 novembre 2015

Orario spettacoli: martedì, giovedì venerdì ore 20.00 –sabato ore 16.00 e ore 20.00 – mercoledì e domenica ore 16.00

Biglietteria tel. 06.83510216 |Giorni e orari: da martedì a domenica 9.30 – 19.30

Biglietteria on-line www.teatroeliseo.com e www.vivaticket.it

Call center Vivaticket: 892234

Prezzi da 12 € a 34€