Immota Manet vuol dire”rimane immutata”, “resta ferma”. Vuol dire sicurezza. La sicurezza che può rappresentare una casa, un paese, una cittá, che qualsiasi cosa accada resta lì, ferma, immutabile.
Immota Manet é la scritta che compare sullo stemma dell’Aquila ed è in questo luogo che in una manciata di secondi, nel 2009, ogni sicurezza si è sbriciolata crollando insieme alle mura delle costruzioni del capoluogo abruzzese.
Luigi Guerrieri al Teatro Studio Uno di Tor Pignattara, evoca sapientemente, attraverso il linguaggio del corpo, dolore, rabbia e desolazione; racconta con movimenti e parole sussurrate al microfono le diverse voci di chi il terremoto lo ha vissuto da vicino, di chi non lo ha vissuto e non lo ha compreso prima di esser passato per la zona rossa, di chi ne ha, infine, scritto poesie.
Una performance emozionante che tocca corde profonde, importante nel saper colpire la sensibilità di ciascuno.
