Home oltre Roma Morte di un commesso viaggiatore, l’opera eterna di Miller arriva a Modena

Morte di un commesso viaggiatore, l’opera eterna di Miller arriva a Modena

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Dal 10 al 13 marzo al Teatro Storchi di Modena Morte di un commesso viaggiatore, il capolavoro di Arthur Miller nell’intensa e appassionata versione di Elio De Capitani, con un cast applauditissimo e la scenografia mutante di Carlo Sala.

Una storia personale che diventa collettiva, un classico degli anni Cinquanta che parla del nostro presente, raccontando l’ultimo giorno di vita di Willy Loman, commesso viaggiatore pronto a tutto per vendere e per vendersi.

Miller racconta gli ultimi due giorni di vita di un commesso viaggiatore, prima del suo suicidio, riuscendo a mettere in luce, oltre alla precarietà della sua condizione socio-economica, tutto il dramma di un fallimento esistenziale. Brillante venditore dalla lingua sciolta, che ha fondato la sua vita sulla rincorsa del successo professionale e sull’aspirazione alla “popolarità” per sé e per i propri figli, Loman si ritrova escluso dal ‘sogno americano’: a 63 anni non riesce più a piazzare la merce, non regge più la fatica dei lunghi viaggi attraverso l’America (che un tempo avevano per lui il sapore dell’avventura e della conquista).  Soprattutto non riesce più a illudersi e illudere, vede sgretolarsi il castello di grandi sogni e piccole bugie che ha faticosamente costruito: «Ormai è ridicolo, fuori moda, ma è così», ammette la moglie Linda che da una vita lo sostiene.  Nei figli Biff e Happy ha alimentato le stesse illusioni, proiettando su di loro aspettative e fallimenti, fino a minarne l’equilibrio e la felicità: «Ecco il prodigio, il prodigio di questo paese… che un ragazzo possa finire coperto di diamanti anche solo grazie alla sua popolarità, al suo sorriso!».