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A Teatri di Pietra Lazio “Il Violino relativo. Einstein e il segreto di Stradivari”

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Riccardo Barbera e Giancarlo Fares in EINSTEIN E IL SEGRETO DI STRADIVARI
Riccardo Barbera e Giancarlo Fares in EINSTEIN E IL SEGRETO DI STRADIVARI

La XVI edizione di Teatri di Pietra Lazio, in occasione del centenario della pubblicazione della Teoria della Relatività Generale e nell’Anno Internazionale della Luce 2015, indetto dall’UNESCO, presenta domenica 26 luglio, presso l’area archeologica Arco di Malborghetto (Roma), lo spettacolo “IL VIOLINO RELATIVO. Albert Einstein e il segreto di Stradivari”, ideato e realizzato da Circuito Danza Lazio e Pentagono Produzioni Associate.

Nello spettacolo di Riccardo Bàrbera, per la regia di Paolo Pasquin (con Riccardo Bàrbera e Giancarlo Fares, Giovanna Famulari al violoncello e Vanessa Cremaschi al violino) Ernesto, un insegnante di liuteria, figlio del grande Siomone Fernando Sacconi, liutaio realmente esistito e autore de “I segreti di Stradivari”, racconta l’incontro avvenuto all’alba del ‘900 tra suo padre e Einstein, da cui scaturì una sfida: può uno scienziato scoprire il segreto di Stradivari? Da sempre scienza e liuteria cercano di svelarlo: le proporzioni, i materiali, i procedimenti sono stati fedelmente riprodotti, ma i miracolosi risultati sonori dei suoi strumenti si sono sempre dimostrati inimitabili.

EINSTEIN E IL SEGRETO DI STRADIVARI
EINSTEIN E IL SEGRETO DI STRADIVARI

IL VIOLINO RELATIVO. Albert Einstein e il segreto di Stradivari” è la storia di un anziano liutaio che sfida il giovane Einstein a “razionalizzare” e a scoprire il mistero dei violini di Stradivari; è una storia che vuole analizzare il rapporto tra scienza e natura: il fisico con le sue regole e l’artigiano che usa il legno per creare un Mito. In una fusione di cronaca e leggenda, attraversando concetti fondamentali della relatività generale e Spazio – Tempo, si arriva alla sorprendente risposta di Einstein: “il violino è uno strumento diabolico che resiste all’analisi matematica”. Proveniente dall’America molti anni dopo, il Premio Nobel confessa di non aver scoperto il Segreto di Stradivari, ma di essersi imbattuto, mentre studiava la cassa armonica del violino, nel concetto di relatività. Attraverso l’onda sonora, la luce, la cassa armonica, si arriverà alla conclusione che la scommessa fosse improbabile, dato che il liutaio incontrato nel bosco era ubriaco quando aveva sfidato Einstein. Nella messa in scena, il bosco rappresenta le risposte che la natura da sempre riesce a dare alla scienza.

Per maggiori info e prenotazioni: teatridipietra.blogspot.it
fb teatridipietra

Alfonsa Sabatino