Nove mesi di gestazione, tre mesi di scrittura. AILAICHIT nasce dalla fragilità identitaria delle maschere sociali e delle loro relazioni e dal caos linguistico che ne consegue. Una stand-up comedy impura, che mescola istintivamente la comunicazione diretta e l’interazione con il pubblico a una più poetica composizione.
Presentato in anteprima allo Sparwasser (Via del Pigneto 215) di Roma, giovedì 17 maggio 2018, AILAICHIT di Claudio Losavio si appresta poi a debuttare nei teatri per esplorare attraverso il genere della stand-up in maniera sarcastica e poetica le “soluzioni” per sopravvivere alla frammentazione identitaria e alla mancanza di memoria. Tra satira sociale e giochi linguistici, ci si immergerà in un immaginario pieno di filtri, che cadranno inevitabilmente uno ad uno fino ad arrivare ad un’ipotetica soluzione finale.
Claudio Losavio nasce a Bologna il 14 febbraio 1981. Frequenta corsi di teatro all’interno del liceo linguistico Copernico di Bologna, per poi continuare a studiare presso la scuola di Teatro Bibiena. Dopo un lavoro con il teatro Testoni di Bologna, dal 2003 al 2005 studia e lavora al Teatro due di Parma, dove collabora con l’artista inglese Tim Stark, per i progetti “Binasco”, “Avogadro”, “Rem e Cap”, “F. Migliaccio”. Firma una propria regia de “La stanza” di H. Pinter. Dal 2005 si trasferisce a Roma e mette in piedi la compagnia Cinquequarti insieme all’attore Luca Bondioli e al regista Michele Branca. Dopo un percorso di ricerca e scrittura scenica durato cinque anni, i tre realizzano lo spettacolo “La coda”, adattamento dal Don Chisciotte di Cervantes, che vince la seconda edizione di Teatri Riflessi di Catania. Nel frattempo Losavio ottiene piccoli ruoli in TV in “Nebbia” e “Delitti 2”, e al cinema nei film “il sole dentro” di Bianchini e “Fuori mira” di E. Bernasconi. È protagonista di numerosi cortometraggi. Dal 2014 collabora con la compagnia Odisseya Teatro istituita dalla regista Paola Tarantino, per la quale è aiuto regista e attore in “Mind the Gap”. Nel 2018 sarà protagonista di una miniserie recitata in inglese per il progetto “Out of This Screen”, ideata dal regista e autore G. Tomassacci.