Home eventi Al via la stagione di Caracalla. La grazia di Petit, la magia...

Al via la stagione di Caracalla. La grazia di Petit, la magia di Saint-Laurent e le musiche dei Pink Floyd invitano a sognare

2295

Al via la stagione estiva di Caracalla 2015 e si inizia con il top: la prima assoluta romana del “Pink Floyd Ballett”. Una vera chicca per gli appassionati della danza e della musica. Una sintesi musicale, allergica a qualsiasi forma di provincialismo che possa sfociare nell’apoteosi solitaria di una sola arte. Ma anche un grande sforzo organizzativbo. Come spiega il Sovrintende, Carlo Fuortes: «Sarà possibile vedere tre opere differenti, una sera dopo l’altra. Una cosa molto difficile da ottenere in un festival».
La prova di genio di Roland Petit, come spiega Luigi Bonino, che ha dato la supervisione coreografica dell’opera, che si dice «felicissimo di essere a Caracalla, una altra volta, in nome di Petit. Che adorava Roma e la sua Opera».
Sarà una doppia serata danzante. Si aprirà con “La rose malade”, un tormentato pas de deux, creato apposta per Maja Pliseskaja. Una scelta, quella di rievocare la figura di questo genio della danza, spiegata così da Carlo Fuortes: «Si è trattato di una scelta dettata dalla voglia di ricordare la Pliseskaja, che è stata direttrice del corpo di ballo dell’Opera. Scomparsa da poco, il teatro ha deciso di dedicare queste serate a caracalla alla grande Maya». Interpreti del pezzo saranno Amandine Albisson, Danseuse étoile, e Audric Bezard, premier danseur dell’Opéra di Parigi. A dare un tocco onirico a una serata già magica sarà il genio di Yves Saint-Laurent, che ha creato i costumi.
«Rose Malad è un balletto nato dal genio di Petit nel ’73, mentre il ‘Pink Floyd ballett’ nasce nel ’72 – spiega Bonino – all’inizio Petit non era interessato alla musica dei PF; ma fu sua figlia a convincerlo. Lui non ha mai amato che gli si dessero dei consigli. Ascoltato il cd si è ricreduto». «Ho trovato una compagnia in stato di grazia – ha spiegato Bonino -, è un balletto molto forte, pieno di energia. Sono veramente molto felice di aver lavorato con questi ragazzi, formidabili; sono davvero tutti dei gran ballerini». Lo spettacolo sarà una allegria di luci e laser, un lavoro di Jean-Michel Désiré, collaboratore di Petit, proprio come Bonino.
Ma non sarà solamente un genere di spettacolo che accoglierà l’eventuale ospite che deciderà di andare a Caracalla quest’anno. Grazie alla collaborazione messa in piedi dall’Opera e dalla soprintendenza, rappresentata da Marina Piranomonte, direttore tecnico delle Terme di Caracalla della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma, sarà possibile conoscere le Terme in tutta la loro bellezza. «Quest’ anno – spiega Piranomonte – si è costruito una visita guidata da far fare a chi acquista il biglietto; sarà possibile prenotare e acquistare la visita prima dello spettacolo, dalle 19-30, in inglese e italiano, se c’è molta richiesta ne faremo anche tre» «Le visite – ha continuato – partono alle 19.30 con un percorso nel complesso termale, che normalmente non è visibile».
Non solo ballo, quest’anno Caracalla è pucciniana. Come spiega Alessio Vlad, si alterneranno sulla scena “Madama Butterfly”, “La Boheme” e “Turandot”. «Madama Butterfly avrà un allestimento in collaborazione con Sidney – spiega Vlad – mentre un nuovo allestimento della Turandot sarà di Denis Krievf, già conosciuto per la ‘Rusalka’». Sul podio ci sarà, per la “Butterfly”, Yves Abel, una delle bacchette più interessanti nel repertorio operistico. Per “Turandot”, sul podio salirà Jurai Valcuha, direttore principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
«La Boheme avrò la regia, scene e costumi di Davide Livermore. Un allestimento con grandi quadri impressionisti». Uno spettacolo suggestivo, guidato dalla bacchetta di Paolo Arrivabeni. Specialista del repertorio operistico italiano.