La stampa asservita al potere può distruggere chiunque, persino un santo. E’ quanto accadde a Bruno Gröning, personalità controversa che apparve pubblicamente nel 1949, nel secondo dopoguerra. Sarà presentato a Roma, lunedì 18 gennaio, il libro “Bruno Gröning. Il Dottore dei Miracoli”, di Mara Macrì (Ed. Mediterranee).
Le guarigioni miracolose che lo precedettero destarono stupore e incredulità tra la popolazione tedesca e ben presto la sua fama si estese in ogni territorio della temuta Germania Nazista, devastata ormai dai conflitti bellici, divisa in due zone, Est ed Ovest, con un alto debito e intere città da ricostruire.
Gröning non poté passare inosservato e la stampa influenzata dai venti del potere iniziò a pubblicare su di lui articoli denigratori per compiacere le istituzioni dell’epoca, ma anche a descrivere le scene bibliche che si manifestavano; i paralitici riacquistavano l’uso degli arti, i ciechi tornavano a vedere, gli ammalati si alzavano dalle barelle e qualsiasi malattia scompariva. Alcuni lo definivano un ciarlatano, incapaci di credere alle sue azioni, altri lo ritenevano l’ultima speranza dopo aver provato ogni cura medica.
Per molti medici rappresentava un pericolo che metteva a repentaglio l’immagine che si erano costruita in anni di professione e decenni di ricerca scientifica. Quando si trattava di Gröning non contava più la verità ma l’effetto che egli produceva sull’opinione pubblica.
La presentazione del libro “Bruno Gröning. Il Dottore dei Miracoli” sarà moderato Beatrice Curci, direttrice Associazione Stampa Romana. Interverrà anche la presidente dell’Ordine dei Giornalisti Lazio, Paola Spadari. All’incontro sarà presente l’autrice.
Lunedì 18 gennaio, ore 12.00
Sala Angelici – 1° piano Asr
Piazza della Torretta, 36
