No, non fu solo una macchietta, un caratterista, Nino Taranto, l’artista napoletano morto a 78 anni il 23 febbraio 1986. Sono passati trent’anni ma sembra ieri, anche se gli omaggi alla sua memoria si sono fermati qualche anno fa, al centenario della nascita. Il problema – se fu un problema – e’ che Nino Taranto, artista versatile, incrocio’ nella sua carriera, cominciata tredicenne al Centrale di Napoli, quel mostro del principe De Curtis, Totò. E dunque nel cinema comico gli tocco’ – nell’immaginario collettivo – il destino della spalla di lusso. Anche se spalla non era nato. Però è vero che riuscì ad esprimersi al massimo livello come comico a fianco di Totò, in film indimenticabili come Totòtruffa, Totò contro Maciste, Il monaco di Monza. Ma Taranto non abbandono’ mai il teatro, anche “serio”, fu un mattatore nel varietà televisivo degli anni cinquanta e sessanta con Lui e lei, Lui, lei e gli altri, Canzonissima, e un protagonista del varietà radiofonico. Versatile, si diceva, Nino Taranto. Chi non lo ricorda interprete magistrale di canzoni napoletane? Qualche titolo? Dove sta Zazà?, Brigida, Ciccio Formaggio… In realtà una discografia infinita per un artista a tutto tondo.
