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Gimmi Basilotta espone le sue opere al Teatro di Villa Torlonia

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Dal Piemonte alla Polonia. 2.000 chilometri percorsi a piedi in 76 giorni dall’autore, attore e regista Gimmi Basilotta nel 2011, seguendo il viaggio che portò 26 ebrei cuneesi da Borgo SanDalmazzo ad Auschwitz. Da questa esperienza nasce la mostra TERRE D’EUROPA che è parte del progetto “Passodopopasso” ospitato in alcuni spazi per la cultura di Roma Capitale in occasione del Giorno della Memoria 2017.

La mostra che inaugura il 21 gennaio alle ore 18.30 è dunque parte di un progetto artistico multidisciplinare più ampio curato dallo stesso Basilotta e che vede in programma sempre al Teatro di Villa Torlonia l’1 febbraio alle ore 19.30 lo spettacolo VIAGGIOADAUSCHWITZa/r e alla Casa della Memoria e della Storia il 31 gennaio alle ore 17 la conferenza spettacolo Parole e passi. Un cammino di memoria.

SESSANTANOVE BETULLE Birkenau, in tedesco, significa il posto delle betulle; per questa ragione, durante il loro cammino verso Auschwitz, i pellegrini di Passodopopasso hanno deciso di segnare le tappe del loro viaggio con tante piccole betulle, affidando agli amici delle comunità che incontravano il compito di accudirle e farle crescere.

SESSANTANOVE TERRE Ogni volta che hanno lasciato una betulla, hanno avuto in cambio un sacchetto di terra e, arrivati alla meta, davanti alla Judenrampe, il binario morto su cui i treni dei deportati terminavano il loro viaggio, hanno piantumato la loro ultima betulla che hanno concimato con le tante terre d’Europa raccolte.

SESSANTANOVE OGGETTI Sui bordi delle strade, nei fossi, nei terreni incolti ai margini dei paesi e delle città o a fianco dei cassonetti dei rifiuti giacciono, abbandonate e dimenticate, le cose che l’uomo ha usato, consumato e dismesso. Oggetti che detengono storie inespresse e inconoscibili, oggetti trovati e raccolti lungo il cammino, che, nella mostra, assurgono ad un nuovo splendore, diventando non semplici contenitori delle terre, ma eloquenti testimoni silenziosi della nostra memoria.

Così, al termine del viaggio, Gimmi Basilotta ha voluto organizzare in un discorso espositivo pensieri, parole e sensazioni, creando un’istallazione artistica con le sessantanove terre raccolte. Una mostra, che diventa cammino simbolico dell’Uomo verso la vita, tra terre da guardare, da annusare, da sentire, da toccare con rispetto, che raccontano infiniti passi, infinite tracce, infinite, uniche storie.

Gimmi Basilotta

Autore, attore e regista, da trentacinque anni si occupa professionalmente di teatro ed è il Direttore artistico della Compagnia “Il Melarancio” di Cuneo. Fin da ragazzo appassionato di storia contemporanea, da oltre vent’anni ricerca forme per coniugare teatro e memoria, realizzando progetti che stimolano le comunità ad interrogarsi intorno alle proprie radici e al proprio presente. Tra i riconoscimenti, si ricorda: Eolo Awards, miglior progetto creativo 2014; PREMIO CENTRO alla drammaturgia per testi di monologhi, primo premio 2012; vincitore del CIVI EUROPAEO PREMIUM del Parlamento europeo, giugno 2012 e Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2011.