La grandezza del pensiero ebraico presentata da uno dei migliori interpreti dell’ermeneutica ebraica.
Maestro del pensiero di Israele, psicanalista e matematico, oltre che studioso di ermeneutica biblica che riempie i teatri e le aule universitarie con le sue lezioni di Torà, Haim Baharier terrà un ciclo di lezioni a Roma, al Piccolo Eliseo, da mercoledì 14 ottobre a lunedì 9 dicembre.
«…Interpretare è il mestiere che credo di saper fare meglio: concentrarmi sul testo biblico, scassinarlo e trafugarne l’interpretazione innovativa, adatta al tempo nuovo. Dovremmo imparare, per Imitatio Dei, a creare, plasmare e organizzare il nostro mondo interiore». Come spiega nel suo libro La valigia quasi vuota (Garzanti, 2014), Haim Baharier propone e percorre la strada ermeneutica nell’intento di tornare alla fonte per rigenerarsi e provare a scalfire gli esiti di un prima lettura del testo biblico, da cui emergono il dio vendicativo del Vecchio Testamento, storie losche di perversione e crudeltà, vicende di giustizia arcaica.
Sei appuntamenti con il pensiero di Baharier per riflettere sul perché una parte dell’Occidente si lega al testo biblico per fede mentre altri si affidano a un’interpretazione critica, storica, qualche volta filosofica.
Il programma degli incontri
14 ottobre 2015 Prologo: LA CREAZIONE, certamente non la creazione dell’universo…della creazione del mondo si tratta. Dovremmo imparare, per Imitatio Dei, a creare, plasmare e organizzare il nostro mondo interiore.
21 ottobre Le coppie: ADAMO ED EVA, CAINO E ABELE – Adamo, la storia del primo essere vivente che ha avuto il coraggio di viversi come essere umano
28 ottobre I miti 1: L’ARCA DI NOÈ – Noè ci è noto, l’arca non la si trova…
11 novembre I miti 2: BABELE – Babele o la benedizione della pluralità del linguaggio
18 novembre I patriarchi 1: ABRAMO – Evolve e si perfeziona al termine di nove prove. Alla decima assurge alla dignità di persona, ma non è più solo. Accanto a sé, Isacco.
9 dicembre 2015 I patriarchi 2: ISACCO – Un prode claudicante