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Il Giorno della Memoria in musica, al San Carlo si passa da Čajkovskij a Šostakovicˇ

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Come ogni anno il Teatro di San Carlo ricordail Giorno della memoria e l’emblematica ricorrenza, sancita dall’Assemblea delle Nazioni Unite a ricordare il 27 gennaio 1945, quando le truppe dell’Armata Russa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Domani, mercoledì 27 gennaio, nella splendida cornice delTeatrino di Corte, in Palazzo Reale, alle ore 11.00,i violini dell’Orchestra del San CarloCecilia Laca, Gabriele Pieranunzi, il pianistaAlexandra Brucher, il Coro del Teatro di San Carlo, guidato da Marco Faelli, con Vincenzo Caruso, Bernadette Siano, Silvia Cialli, Sergio Voccia, Francesco Esposito,eseguiranno un programmache cerca di delineare il dramma dell’Olocausto attingendo da un repertorio contemporaneo, con due incursioni ottocentesche: Čajkovskij e Dvořák. Il programma inizia con Louange a l’Immortalité de Jésus, per violino e pianoforte, di Olivier Messiaen [1908-1992], procederà con Nigun (Improvisation) n. 2, sempre per per violino e pianoforte,di Ernest Bloch [1880-1959], seguito da Hebrew Melodydi Joseph Yulyevich Achron [1886-1943]e Sérénade mélancoliquedi Pëtr Il’ič Čajkovskij[1840-1893]e Cinque Pezzi, per due violini e pianofortedi Dmitrij Šostakovicˇ [1906-1975)]. Chiude il concerto la Grande Messa in reper coro e organo, op. 86di Antonín Dvořák[1841-1904].

Teatro di Corte di Palazzo Reale
Mercoledì 27
gennaio 2016, ore 11.00