Dopo la travolgente inaugurazione con il debutto italiano di Kreatur, ultimo lavoro della grande coreografa tedesca Sasha Waltz, la 32esima edizione di Romaeuropa Festival entra nel vivo della sua intensa programmazione.
Il 26 – 27 settembre, all’Auditorium Conciliazione, salirà sul palcoscenico un altro dei maggiori esponenti della danza contemporanea,Sidi Larbi Cherkaoui. Nel suo Fractus V Cherkaoui vuole dare forma materica al conflitto comunicativo della società contemporanea, dispiegando danzatori e musicisti dalla provenienza geografica e dal background diversissimo per affrontare, attraverso le parole del linguista e filosofo Noam Chomsky, il problema della manipolazione dell’informazione.
Dal 28 settembre al 1 ottobre toccherà invece alla coreografa sudafricana Dada Masilo, in scena al Teatro Olimpico con la sua rabbiosa rilettura di Giselle sulle musiche composte da Philip Miller e con le immagini diWilliam Kentridge.
Musica antica coniugata nello spazio scenico: questo avverrà dal 29 settembre al 1 ottobre al MACRO Testaccio con la compagnia Muta Imago che insieme all’Ensemble Arte Musica allestisce in versione integrale il ciclo dei Canti Guerrieri dal Libro Ottavo dei Madrigali di Monteverdi.
Torna a REf17 il grande artista belga Jan Fabre, che dopo aver presentato nel 2015 il suo Mount Olympus,opera monumentale della durata di 24 ore vincitrice del Premio Ubu 2016, il 30 settembre e il 1 ottobrepropone il nuovo BELGIAN RULES/BELGIUM RULES. Quella che andrà in scena al Teatro Argentina è un’invettiva e al contempo una dedica al suo Belgio e una riflessione personalissima sul presente dell’Europa.
Il 27 settembre inoltre sarà possibile vedere il film Surrender che il regista Phil Griffin ha dedicato al grande artista belga e al suo Mount Olympus.
Domenica 1 ottobre inaugura invece il primo dei numerosi live musicali che costellano la variegata programmazione di Romaeuropa Festival. L’Auditorium Parco della Musica verrà conquistato dall’incredibile incontro tra musica techno e afrobeat: Tony Allen, uno dei migliori batteristi di tutti i tempi secondo Brian Eno, incontra il re del clubbing più sperimentale Jeff Mills per un concerto unico dove il jazz si intreccia all’elettronica.