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“Istantanee e tabù” il percorso di Rino Gaetano dai primi successi alle ultime canzoni

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Esce il 25 giugno la prestigiosa collezione celebrativa “Istantanee e tabù”, che in occasione dei 40 anni dalla prematura scomparsa di Rino Gaetano, ricostruisce un percorso musicale ponderato delle sue canzoni più rappresentative, estratte dai sei album in studio pubblicati nella sua breve carriera ma anche dal Q-Disc con Riccardo Cocciante e Perigeo, proprio per fornire una visione musicale quanto più completa possibile di questo artista indimenticato.

 

“Istantanee e tabù” (pubblicato da Sony Music, realizzato in collaborazione con Anna ed Alessandro Gaetano) esce in tre diversi formati, ognuno con una tracklist diversa: quadruplo LP nero 180 gr in edizione limitata numerata (con 40 brani), doppio LP in pasta colorata (con 20 brani) e doppio CD (con 37 brani), tutti arricchiti da un libretto curato da Paolo Maiorino. La copertina è stata realizzata da Nazario Graziano.

 

La collezione è impreziosita da materiale tratto da nastri emersi nel tempo, un verotesoro nascosto”: l’inedito “Io con lei” (dove Rino canticchia in studio, abbozzando frasi perlopiù in inglese, anche inventato), oltre a demo mai pubblicati prima e versioni originali di sue canzoni (che qui differiscono per testo o arrangiamento). Tra queste spiccano una versione inedita di “E io ci sto”, con un testo ed un arrangiamento molto diversi dalla versione comparsa nel disco omonimo del 1980; “I Love You Maryanna”, di fatto il primo 45 giri pubblicato da Rino Gaetano nel 1973, un anno prima dell’esordio del primo album “Ingresso Libero”, un documento importante, una sorta di origine musicale di un cantautore ancora non completamente maturato artisticamente. E poi la divertente versione di “Gina”, un prequel di “Gianna” stessa, con la melodia già definitiva, ma in una fase ancora embrionale e con un testo di pura fantasia; la versione di Rino di “Sandro trasportando”, scritto da lui, ma concesso in origine a Carmelita Gadaleta, un’altra giovane artista dell’etichetta IT di Vincenzo Micocci, la stessa di Gaetano. C’è anche la versione extended di “Ma il cielo è sempre più blu”, contenuta nella facciata B del 45 giri omonimo, uscito nel 1975 (recentemente era tornata disponibile digitalmente, ma su disco mancava da un po’); “Visto che mi vuoi lasciare”, un altro brano interessante, che figurava nella facciata B del 45 giri di “Gianna”, grande successo di Rino al Festival di Sanremo 1978 e non fu inclusa nell’album “Nuntareggae più”; la versione demo di “Metà Africa metà Europa”, recuperata anch’essa da registrazioni di provini non ancora del tutto focalizzati musicalmente parlando.

 

Sono piccole istantanee di una bellezza indescrivibile, catturate come delle polaroid e immortalate nel tempo, a testimoniare il talento ingiustamente poco considerato in vita e del quale solo più recentemente è stato riconosciuto il grande valore artistico e poetico. Ascoltando il repertorio inedito nel cofanetto si evince che quello che tecnicamente si è perso con l’usura del tempo è stato totalmente compensato dall’incredibile valore del documento stesso.

 

Quella di Rino Gaetano è stata una delle figure più significative ma inspiegabilmente nascoste della canzone italiana. Rino è stato un vero poeta ispirato che ha contribuito magnificamente al racconto del mondo che lo circondava e di un Paese in profonda evoluzione, un pittore in grado di dipingere nelle sue tele una società alla deriva, incapace di difendere e confortare i più deboli e gli emarginati.