Prosegue il programma di Dimore Sonore, il Festival delle Ville Tuscolane, che questa settimana vedrà sul palco Elio, con il suo omaggio a Enzo Iannacci, e gli Archi di Santa Cecilia che proporranno al pubblico le melodie da Oscar di Piovani e Morricone.
Fino al 1° agosto, la prima parte del Festival Dimore Sonore, che proseguirà nel mese di settembre, prevede numerosi concerti, teatro, performance e incontri con grandi nomi della cultura, della musica e dello spettacolo. Un ricco cartellone promosso dalla Regione Lazio, organizzato da Irvit, l’Istituto Regionale per le Ville Tuscolane, e con la collaborazione dell’Accademia Vivarium Novum, dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, del Centro Congressi Villa Mondragone – Università degli Studi di Roma Tor Vergata, della Fondazione Romaeuropa e delle associazioni del territorio.
A Frascati, nella splendida Villa Aldobrandini, giovedì 8 luglio alle 21, appuntamento con Cinema per Archi a cura dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Diretto dal M° Luigi Piovano, un concerto-omaggio degli Archi di Santa Cecilia ai grandi compositori italiani premi Oscar della musica per film, Piovani e Morricone. Ma anche alla grande tradizione russa, nelle mani di uno di suoi più alti esponenti: Čajkovskij, le cui meravigliose melodie hanno più volte ispirato i registi in famose pellicole cinematografiche. A questi si aggiunge il ricordo di Astor Piazzolla, nel centenario dalla sua nascita, con la malinconia e la forza delle sue melodie (prezzo del biglietto: 18 euro posto unico).
Sabato 10 luglio, grande attesa, sempre a Villa Adrobrandini per Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci. Alle 21, circondato dalla scenografia disegnata da Giorgio Gallione, che firma anche la drammaturgia e la regia dello spettacolo, Elio con cinque musicisti darà vita a un’insolita e bizzarra carovana sonora per celebrare il cantautore più eccentrico della canzone italiana: Enzo Jannacci. Con gli arrangiamenti musicali del M° Paolo Silvestri, Elio “racconterà” l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi ai confini del surreale. Un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci: da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, a Michele Serra (prezzo del biglietto: 18 euro posto unico).