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Se il violinista geniale sale sul podio, ecco la bacchetta di Kavakos alle prese con Haydn, Mozart e Dvorak

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Leonidas Kavakos Photo: Marco Borggreve

È uno dei più virtuosi violinisti della scena internazionale e da qualche anno si dedica, con brillanti esiti, anche alla direzione d’Orchestra. È Leonidas Kavakos – nome molto frequente nelle Stagioni dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – che sabato 5 dicembre sale sul podio per dirigere, oltre all’Orchestra di Santa Cecilia, una delle sue più celebri Prime Parti dell’Orchestra ceciliana, Alessio Allegrini cornista di acclarata fama, già primo corno delle Orchestre dirette da Claudio Abbado (Orchestra Festival di Lucerna, Orchestra Mozart) del Teatro alla Scala con Riccardo Muti e solista nelle più prestigiose compagini internazionali.
Dopo la Sinfonia n. 83 “La poule di Joseph Haydn, Kavakos dirigerà Allegrini nel celeberrimo Concerto per corno n. 4 K 495 di Wolfgang Amadeus Mozart, celebre pagina per la spiccata cantabilità delle linee melodiche e per l’equilibrio della forma, dove lo strumento risplende in tutte le potenziali risorse sonore e di colore.
Conclude il concerto (che si replica lunedì 7 ore 20.30 e martedì 8 ore 19.30) la Sinfonia n. 7 di Antonín Dvořák eseguita per la prima volta a Londra il 22 aprile 1885 sotto la direzione dell’autore. La Sinfonia, in re minore, che vede la luce tra la fine del 1884 e la metà marzo del 1885 reca le sue maggiori tensioni nel primo movimento, costruito in forma-sonata classica e con una sezione di sviluppo molto articolata. Il secondo tempo si costruisce su una cantabilità distesa, mentre lo Scherzo, dall’andamento danzante,  presenta un Trio in forma canonica. IlFinale dal carattere eroico, racchiude due temi vigorosi che si alternano e si fondono tra loro.