Dopo il recente impegno nell’Aida di Giuseppe Verdi con la regia di Francesco Micheli, torna sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna per uno degli ultimi concerti della Stagione Sinfonica, in programma sabato 25 novembre alle 20.30 nella Sala Bibiena, il direttore d’orchestra francese Frédéric Chaslin, che sostituisce l’indisposto Aziz Shokhakimov. Con lui il pianista Giuseppe Albanese, già ospite con successo della scorsa stagione del Comunale, che ha suonato in prestigiose sale europee come la Konzerthaus di Berlino, il Mozarteum di Salisburgo e la Steinway Hall di Londra, e al fianco di direttori quali Jeffrey Tate, James Conlon, Daniel Oren, Dmitri Jurowski e Nicola Luisotti. Viene inoltre invitato dalle più autorevoli istituzioni musicali italiane, tra cui l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
Al Comunale, il pianista propone una delle pagine più celebri di Maurice Ravel: il Concerto per pianoforte e orchestra in Sol maggiore. Scritto su commissione di Serge Koussevitzky per il cinquantesimo anniversario della Boston Symphony Orchestra, ilConcerto in Sol fu eseguito per la prima volta il 14 gennaio 1932 presso la Salle Pleyel di Parigi, con Marguerite Long solista e dedicataria dell’opera e con l’Orchestra Lamoureux diretta dallo stesso compositore. Pur essendo contemporaneo del Concerto per pianoforte per la mano sinistra, Ravel abbandona la vena drammatica che caratterizzava quella pagina, optando nel Concerto in Sol per un carattere fresco e gioioso, e attinge da un materiale tematico e ritmico eterogeneo, anche legato al folklore basco.
In apertura di serata, Chaslin propone Les Prèludes di Franz Liszt, tra i più noti poemi sinfonici del compositore, pensato originariamente come Ouverture a una composizione corale con accompagnamento d’orchestra e successivamente rivisto nell’orchestrazione. Il poema, che s’ispira alle Méditations poétiques del poeta francese Alphonse de Lamartine, da cui riprende l’idea della vita dell’uomo come una serie di preludi al solenne canto della morte, venne presentato al pubblico nel 1854 a Weimer con la direzione dello stesso Liszt.
Il concerto si chiude con la Sinfonia in Re minore di César Franck, composta nel 1887-1888 e inizialmente accolta senza grande entusiasmo, diventando poi una delle opere più rappresentative del musicista. Questa pagina si inserisce nel rinnovamento della musica orchestrale francese, che si era intensificato negli anni Ottanta del XIX secolo, ed esprime il concetto di “forma ciclica” in cui il tema principale, sviluppato e variato, ritorna in tutta la composizione.