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Torna Ai 300 scalini InsOrti, il festival di arte performativa site specific. La sesta edizione nei giorni 3, 9, 10 e 30 luglio. Ingresso agli eventi gratuito con prenotazione

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A partire da sabato 3 luglio torna nello spazio in collina di Bologna “Ai 300 scalini” il Festival InsOrti, dedicato all’arte performativa site specific. Per la sesta edizione del festival, organizzato dal Teatro dei Mignoli, sono stati selezionati dieci progetti – su oltre centoventi proposte arrivate – che andranno in scena nelle date del 3, 9, 10 e 30 luglio.

Ad inaugurare la sesta edizione di InsOrti, sabato 3 luglio alle ore 21, sarà lo spettacolo SEMI – La vera storia di Nikolaj Ivanovič Vavilov; scritto dalla comasca Francesca Marchegiano e interpretato da Stefano Panzeri, SEMI racconta la storia di Nikolaj Ivanovič Vavilov, agronomo russo nato a Mosca nel 1887, visionario ed eccezionale scienziato il cui valore, riconosciuto a livello mondiale già cento anni fa, è oggi sconosciuto al grande pubblico. Vavilov ha impegnato tutta la sua vita nel cercare di trovare una soluzione al problema della fame in Russia e nel resto mondo, oltre ad essere un pioniere degli studi sulla biodiversità e sul patrimonio naturalistico e culturale di tutti i popoli della Terra. Nel corso della sua carriera, ha esplorato più di 60 Paesi, riscrivendo spesso la mappa geografica di territori fino ad allora inesplorati da parte degli europei. Inoltre, sua è stata l’idea di istituire la prima Banca di Semi e Piante commestibili al mondo, difesa eroicamente dai suoi ricercatori, durante l’assedio di Leningrado, ed esistente ancora oggi. SEMI invita a riflettere sull’importanza delle piante come fonte di vita per l’Umanità, sui sogni che si scontrano con l’ignoranza che a volte sale al potere, e sulla consapevolezza che dobbiamo avere, anche e soprattutto oggi, di fronte ad ogni scelta di acquisto e alimentazione che compiamo.

Come nelle edizioni passate, anche quest’anno – spiega Debora Binci, direttrice artistica del Festival InsOrti – abbiamo lanciato una chiamata ad artiste ed artisti di ogni natura, chiedendo di immaginare la propria opera all’interno dello spazio Ai 300 scalini di Bologna, senza nessuna restrizione di tipo contenutistico o stilistico. Oppure di riadattare qualcosa di già esistente allo spazio.”

Lo spazio, gestito da sette anni dall’associazione Teatro dei Mignoli e situato in cima ai trecento scalini adiacenti al num. 37 di via di Casaglia a Bologna, è un’area collinare, a venti minuti a piedi dalla città, e comprende una zona palco, un frutteto, una vigna, un piccolo rifugio per due persone, un vivaio, degli orti e molte aree verdi.

È uno spazio – continua Debora Binci – dove la collina stessa si presenta come prima dialogatrice nella proposta di nuove attività, inducendo uno sguardo attento e minuzioso, delle orecchie disponibili all’ascolto e dei corpi e degli spazi pronti ad abbandonarsi al dialogo con ciò che la stessa natura propone. Su questa base abbiamo selezionato i progetti della sesta edizione del Festival InsOrti, tra oltre le cento proposte arrivate.”

Il festival prosegue nel fine settimana successivo; venerdì 9 luglio andranno “in scena” altri quattro progetti: Il giardino. Uno spettacolo di rami e foglie (ore 18.15) performance adatta a famiglie e bambini, di e con Maria Luciana Micucci, realizzato in collaborazione con Il Centiforme di Pignola (PZ); alle ore 19Elisa Denti, padovana di origine che da anni porta avanti la propria ricerca artistica con particolare attenzione al teatro sociale, presenterà il suo Monologo per uomo nudo con il quale prova ad interrogarsi su cosa sia veramente la femminilità. Alle ore 20andrà in scena Piantine, un reading con illustrazioni di Giovanni e Laura Caressa, padre e figlia di Venosa (PZ), un racconto per immagini e parole di piante aromatiche utili per cucinare ma anche per riparare ai malanni del corpo e dello spirito, condito da uno speciale sarcasmo anni novanta; la serata si concluderà con Zona Franca (ore 21) di e con Federica Mafucci, regia di Andrè Casaca, produzione Teatro C’art, uno spettacolo comico che attraverso il racconto di “storie di ordinaria follia”, ci farà riflettere sul ruolo che hanno l’amore e le persone nella nostra vita.

Sabato 10 luglio, alle ore 19 (e replica alle 21) Michela Aiello marionettista, regista e performer romana de Il Cappello Rosso, presenterà Prayer for Quietuna performance di danza butoh e marionetta come omaggio al danzatore Kazuo Ono, che iniziò a danzare a 51 anni e non smise fino alla sua morte, a 101. Alle ore 19.30 sarà possibile assistere a Gianni Pasquale (replica ore 21.30) performance di teatro danza che indaga la relazione del protagonista con l’amore, di e con Pablo Girolamicompagnia IVONA.  Alle 19.45 (e replica alle 20.30) andrà in scena Antonia Pozzi poesia leggera performance poetica musicale di e con Chiara Donizelli e Sebastiano Ruggeri, che attinge dalle parole oggi più che mai attuali scritte dalla poetessa Antonia Pozzi – una delle più importanti voci del secolo scorso, morta giovanissima all’età di ventisei anni. Alle ore 20 sarà possibile assistere all’esito di Presenze possibili | in ascolto, laboratorio di teatro danza di comunità a cura di MetROzero (al quale è ancora possibile iscriversi scrivendo a progettometrozero@gmail.com).