Apre domani a Palazzo Reale a Milano la grande mostra dedicata a Giorgio de Chirico. Un centinaio di capolavori, provenienti da diversi e importanti musei internazionali, ricostruisce la carriera del pittore metafisico morto a Roma nel 1978, a novant’anni. Le opere in prestito arrivano dalla Tate Modern di Londra, dal Metropolitan Museum di New York, dal Centre Pompidou e dal Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, dalla Peggy Guggenheim Collection di Venezia, da The Menil Collection di Huston e dal Mac Usp di San Paolo in Brasile. Coinvolte anche le istituzioni milanesi con
il Museo del Novecento, la Casa Museo Boschi di Stefano, la Pinacoteca
di Brera e Villa Necchi Campiglio.
Suddivisa in otto sale, l’esposizione procede per temi pensati secondo
accostamenti inediti e confronti originali come in una catena di reazioni visive che, come scriveva de Chirico nel 1918, rincorrono ”il demone in ogni cosa […] l’occhio in ogni cosa [perché] Siamo esploratori pronti per altre partenze”. Le sale di Palazzo Reale a Milano, a distanza di quasi cinquant’anni dalla personale del 1970, tornano a ospitare l’opera dell’artista nella retrospettiva curata da Luca Massimo Barbero, promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale, da Marsilio e da Electa, in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e Barcor17. Un percorso espositivo fatto di confronti inediti e accostamenti irripetibili che svelano il ”fantasmico” mondo di una delle più complesse figure artistiche del XX secolo.