L’otto gennaio, per il ciclo “Puccini d’Autore“, il Teatro Puccini di Firenze presenta Alessandra Bedino in “Pagine scomode“, letture da “Lettere dalla Terra” di Mark Twain, “Caino” di José Saramago e “A volte ritorno” di John Niven in due repliche alle 19.30 e alle 21.30.
La Bedino si ispira anche al disegnatore Vincino, del quale è in corso una personale nelle aree espositive del teatro fino al 29 gennaio, e alla sua capacità di cogliere il lato grottesco del presente, di smascherare l’ipocrisia della vita contemporanea e di personaggi noti attraverso la deformazione e la caricatura. Attraverso la lente del fantastico, con il coltello affilato dell’ironia o del grottesco, la letteratura mette sotto i nostri occhi contraddizioni e follie della nostra umanità ‘problematica’.
“Lettere dalla terra” fu scritto nel 1910, ma pubblicato solo nel 1962, perché autocensurato dall’autore che lo riteneva troppo rischioso nel clima dell’epoca e anche dalla figlia di Twain che ne impediva la pubblicazione per non rovinare la memoria onorata del padre. Il tono delle 11 lettere che Satana scrive dalla terra è lucido, sfrontato, irriverente. La Bibbia viene demolita da un punto di vista logico ma con la tipica ironia di Twain.
“Caino” è del 2009, vent’anni dopo il “Vangelo secondo Gesù Cristo” che fu messo all’indice in Portogallo e che convinse Saramago a lasciare il Portogallo in un volontario esilio. Il Dio di questa Bibbia ‘rivista’ con gli occhi di Caino è sempre l’invidioso e capriccioso Dio del Vangelo, e Caino è il precursore di uno spirito laico e irriverente che pretende giustizia fin dalla notte dei tempi.
“A volte ritorno” è il geniale romanzo del giovane scozzese John Niven, uscito nel 2011. Scritto con ritmo e senso dell’umorismo racconta il ‘ritorno’ di Gesù nella New York di questi anni, tra talent show e gentaccia di ogni genere, con lo scopo di salvare il mondo.