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Alfa Romeo Giulia: una nuova era

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Mr NasCar
Dopo anni di pseudo-rilanci e di modelli mai all’altezza del marchio, Alfa Romeo pare finalmente essere pronta a tornare ai fasti di un tempo. Per farlo ha scelto la Giulia, una berlina che stravolge il concetto di Alfa a cui gli ultimi modelli ci hanno tristemente abituato e tornando a stilemi, caratteristiche e concezioni proprie dell’Alfa degli anni d’oro. Quella delle vittorie nei campionati Turismo e Dtm e della trazione rigorosamente posteriore. Insomma, la Giulia è la macchina con cui la Casa di Arese si gioca il tutto per tutto e ad una prima occhiata, pare essere in grado di centrare l’obiettivo. È vero, attualmente le informazioni diramate dal gruppo FCA sono ancora poche, ma quel poco che si sa è bastato a far drizzare le antenne a tutti gli appassionati del gruppo e non solo. Già, perché ad essere scattati sull’attenti sono anche tutti i marchi premium quali Mercedes, Bmw e Audi, che da oggi, probabilmente, avranno un nuovo rivale. La Giulia è stata presentata il 24 giugno proprio ad Arese nel corso di un evento durante il quale ha fatto il suo debutto anche il nuovo logo della Casa, ora più stilizzato e moderno, proprio a voler sottolineare il tentativo di rinascita del marchio. I nuovi valori della “nuova” Alfa sono tutti racchiusi nella Giulia. La macchina, non a caso, è stata presentata nel solo allestimento Quadrifoglio Verde, quello top di gamma, nonché quello più sportivo. In questa configurazione, la berlina del Biscione è alimentata da un propulsore sovralimentato a sei cilindri a V di tre litri. La stessa unità montata sulla Ghibli, ma per l’utilizzo sulla Giulia, sul V6 sono intervenuti i tecnici Ferrari, che hanno così portato la potenza massima fino a quota 510 cavalli. La trazione è rigorosamente posteriore e l’unico dato prestazionale diramato dalla casa fino a questo momento è l’accelerazione da 0 a 100, che la Giulia è in grado di coprire in 3”9. Dati impressionanti e, sulla carta, migliori di quelli garantiti da altre sportive della categoria quali Bmw M3, Mercades C63 Amg e Audi RS4, ai quali si aggiungono una ripartizione dei pesi 50/50 e un rapporto peso/potenza di circa tre chili per cavallo. Un grande passo avanti è stato compiuto anche sotto il profilo tecnologico: le sospensioni posteriori sono multilink, mentre per l’anteriore si è scelta una sospensione a doppio braccio oscillante con asse di sterzo semi-virtuale. E ancora il differenziale posteriore con sistema Torque Vectoring che ripartisce la coppia su ogni singola ruota e L’Active Aero Splitter, che modifica l’angolo di inclinazione dello splitter anteriore per aumentare o diminuire la deportanza. Insomma, con la Giulia Alfa Romeo è pronta al grande salto avanti. Ne sarà in grado? Da italiani e amanti del made in Italy speriamo fermamente di si.