Dopo il successo di En avant, marche!, visto a VIE Festival nel 2015, Alain Platel e Steven Prengels tornano al Teatro Storchi di Modena il 10 e l’11 marzo per un nuovo spettacolo presentato in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale di Modena.
Realizzata con la compagnia Le Ballets C de la B fondata nel 1984 dallo stesso Platel, questa creazione utilizza come punto di partenza l’opera di Gustav Mahler. Fonte d’ispirazione dello spettacolo Nicht Schlafen, tuttavia, non è solo la musica di Mahler ma anche la sua vita e la sua particolare epoca storica: quel periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento portatore di rapide trasformazioni sociali e preludio alla tragedia delle due guerre mondiali. Insieme al compositore Steven Prengels e al drammaturgo musicale Jan Vandenhouwe, Platel ha selezionato quasi tutte le sinfonie, manipolando la materia sonora del compositore austriaco per trasmettere l’intero spettro di emozioni evocate dalla sua musica. La novità assoluta dello spettacolo consiste nell’aggiunta a queste sinfonie di canti polifonici africani, campanacci di mucche e rumori di animali addormentati. «Incontrare Boule e Russell durante la creazione di Coup Fatal – afferma Alain Platel – con il loro modo davvero unico di essere e di cantare la complessità polifonica e ritmica della musica “Pygmy”, mi ha davvero arricchito. Fin da subito in Nicht schlafen ho immaginato una sorta di contrappunto tra questa musica africana e gli adagio di Mahler. Con questa associazione non intendo nessuna affermazione politica, penso ad esempio al post-imperialismo e al post-colonialismo». Strati acustici diversi si fondono per animare la danza frenetica di nove ballerini riuniti per compiere un arcaico rituale; insieme a loro una donna, forse protagonista del rito, forse vittima sacrificale… L’intensa partitura coreografia di Nicht Schlafen si avvale della suggestiva scenografia creata dall’artista visivo Berlinde De Bruycker per esprimere, alimentato dalle note di Malher, il desiderio di un’armonia perduta, sia essa quella ancestrale delle tribù primitive o quella gioiosa ed effimera della belle époque.
Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15, Modena
10 marzo ore 21.00
11 marzo ore 20.00