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Arriva a Roma il visionario “Cellini” di Berlioz con la regia di Terry Gilliam e la bacchetta di Abbado

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Martedì 22 marzo, ore 19.30, debutta all’Opera di Roma, in prima nazionale, la nuova regia di Terry Gilliam per il Benvenuto Cellini di Hector Louis Berlioz. Alla direzione dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma il maestro Roberto Abbado.

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L’opera verrà trasmessa in diretta su Rai Radio3. Dopo Londra, Amsterdam e Barcellona, il carnevalesco e visionario allestimento firmato dal regista ex Monty Python, e dalla co-regista Leah Hausman, arriva finalmente a Roma. Le scene sono firmate da Gilliam stesso con Aaron Marsden, da un’idea originale di Rae Smith. Benvenuto Cellini, composta da Berlioz tra il 1834 e il 1838 su libretto di Léon de Wailly e Henri Auguste Barbier, mancava nel cartellone del Costanzi dalla stagione 1994/1995, quando andò in scena l’unico altro allestimento visto sul palcoscenico del teatro capitolino, con la regia di Gigi Proietti.
Un unico cast darà voce ai personaggi principali: John Osborn, reduce dai successi di Londra, New York e Vienna, sarà l’orafo Benvenuto Cellini. Nicola Ulivieri interpreterà Giacomo Balducci, Mariangela Sicilia, giovane artista al suo debutto romano, ha la parte di sua figlia Teresa. Alessandro Luongo sarà Fieramosca, il rivale di Cellini. Marco Spotti Papa Clemente VII e il Cardinal Salviati. Varduhi Abrahamyan vestirà i panni di Ascanio, Andrea Giovannini di Pompeo, Matteo Falcier di Francesco, Vladimir Reutov del taverniere e Graziano Dallavalle di Bernardino.

L’opera è ispirata alla figura di Benvenuto Cellini, un “bandito di genio” secondo Berlioz che, come molti altri romantici, rimase affascinato dalla sua figura, così com’è descritta nell’Autobiografia del grande orafo e scultore italiano. Nel Benvenuto Cellini il luogo dell’azione da Firenze è spostato a Roma e di conseguenza il committente della statua di Perseo, che lo scultore deve fondere, è il papa Clemente VII e non, come nella realtà, Cosimo de’ Medici. La ragione di questo cambiamento sta nel maggiore fascino che la città papale, per di più ritratta nel periodo del suo vorticoso carnevale, aveva sul pubblico francese. Proprio al carnevale è dedicata una delle pagine più smaglianti dell’opera, poi rielaborato nel 1844 da Berlioz e divenuto celebre come “ouverture caractéristique”, con il nome appunto di Carnevale Romano. Molte anche le invenzioni dei librettisti che arricchiscono la trama con elementi del tutto nuovi, come l’amore di Cellini per Teresa e la figura di Fieramosca, rivale dell’artista. Jacopo Balducci e Ascanio sono invece due personaggi effettivamente esistiti all’epoca di Cellini (e il secondo, operaio di fiducia dell’artista, è anche protagonista di un romanzo omonimo di Dumas).

 

Dopo la “prima” di martedì 22 marzo (ore 19.30) in diretta su Rai Radio3, Benvenuto Cellini verrà replicata giovedì 24 marzo (ore 19.30), sabato 26 (ore 18), martedì 29 (ore 19.30), giovedì 31 (ore 19.30) e domenica 3 aprile (ore 16.30).