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Arte, all’asta da Lempertz l’ultimo dipinto notturno di George de la Tour

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”La fillette au brasero”, dipinto notturno e capolavoro di George de La Tour, sarà messo all’asta l 8 dicembre da Lempertz nella città tedesca di Colonia assieme a una
selezione di 23 opere di Old Masters della pregiatissima collezione Bischoff. Un’asta che si candida a tutti gli effetti per diventare il momento clou delle celebrazioni del 175° anniversario dalla nascita Lempertz, la più antica casa d’aste europea di proprietà privata. In asta, oltre al de La Tour, dipinti di Marinus van Reymerswale, Quinten Massys, Philips Wouweman, Conrad Faber von Kreuznach, edouard Vuillard e Lovis Corinth.

Pezzo forte della collezione è l’ultimo “dipinto notturno” ancora di proprietà privata dell’eccezionale pittore Georges de La Tour (1593 – 1652), il grande maestro della Lorena, di cui si sono salvati soltanto una Cinquantina di dipinti. I suoi quadri silenziosi ed enigmatici sono tra i “must have” dei più importanti musei del mondo. Bischoff, imprenditore di successo nel campo dell’aviazione e fine collezionista, acquisì nel 1975 il dipinto ”La fillette au brasero” (Ragazza che soffia in un braciere) – realizzato tra il 1646 e il Negli anni successivi l’opera è stata esposta nelle più prestigiose istituzioni museali europee, tra cui il Museo del Prado di
Madrid, e il Grand Palais di Parigi. L’opera è stimata tra i 3-4 milioni di euro.

Altro pezzo forte che finirà sotto il martello di Lempertz è il
dipinto ”The Money Lender” del pittore olandese Marinus van Reymerswale (1497 – 1567), unico dipinto di sua mano conosciuto sull’argomento. Gli originali di questo eccentrico artista sono una rarità straordinaria. Il dipinto è il più importante offerto sul mercato internazionale negli ultimi 30 anni (stima 200.000/300.000 Euro). Un altro gioello è l’altrettanto raro dipinto devozionale raffigurante Maria in preghiera di Quinten Massys, il principale pittore di Anversa durante il Rinascimento. Il piccolo pannello,
datato intorno al 1520, colpisce per la qualità del dipinto e per la sensibilità della rappresentazione: è paragonabile a un quadro devozionale che si trova al Museo del Prado (stima 500.000/700.000 Euro).