Mercoledì 15 e giovedì 16 febbraio, sul palcoscenico dell’Arena del Sole torna la compagnia Aterballetto, la principale compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli di danza in Italia. Nelle due serate in programma saranno eseguite, in successione, L’eco dell’acqua, frutto del lavoro del coreografo tedesco Philippe Kratz, e Bliss, ideata dal coreografo svedese Johan Inger.
La prima è una coreografia del giovane Philippe Kratz, già membro della compagnia dal 2008, formatosi sia alla École supérieure de danse du Québec che allo State Ballet School di Berlino.
L’eco dell’acqua s’ispira a una similitudine espressa da Goethe in apertura di una delle sue più belle liriche, “Gesang der Geister über den Wassern” (Canto degli spiriti sulle acque): il tempo e l’anima dell’uomo sono come l’acqua, vengono dal cielo e risalgono al cielo; scivolano, fluttuano, secondo un avvicendamento reciproco. A questa suggestione, si lega l’episodio dell’abbattimento di un aereo civile in Ucraina da parte di un missile militare: Goethe, infatti, parla di corpi cascanti sui campi come nuvole di polvere in cui si consuma il destino dell’uomo, e dall’unione di queste evocazioni nasce una danza di movimenti morbidi ma decisi, di cui si avverte il potenziale gravitazionale.
Dopo L’eco dell’acqua, il palcoscenico accoglierà Bliss, coreografia di Johan Inger, artista profondamente influenzato dall’eleganza, dalla delicatezza e dal rigore geometrico di Jirí Kylián e del Nederlands Dans Theater, compagnia di cui è stato membro per oltre dieci anni e per la quale ha firmato numerose coreografie.
Il fulcro della creazione coreografica di Bliss, spettacolo vincitore del Premio “Produzione italiana dell’anno” assegnato dalla rivista Danza & Danza 2016, è nell’elemento sonoro: la musica del Köln Concert di Keith Jarrett. Questo concerto, che Jarrett improvvisò al pianoforte all’Opera di Colonia nel 1975, ha toccato e ispirato milioni di persone «grazie al suo – ha dichiarato Inger – secondo me perfetto tempismo nell’attirare una generazione che si muoveva da una parte all’altra della propria vita. Il mio compito, insieme a quello dei danzatori, è quello di raccontare come ci relazioniamo con questa musica iconica. Nel modo in cui incontriamo questa musica con gli occhi di oggi risiede una sfida sia compositiva che emotiva».
L’elemento fondante dell’identità artistica di Aterballetto, che dal 2008 è guidata da Cristina Bozzolini, attiene alla promozione e allo sviluppo dell’arte coreografica e dei linguaggi della danza a livello internazionale. In virtù di tale vocazione, negli anni recenti la compagnia ha sviluppato collaborazioni con numerosi coreografi e artisti di formazioni ed estrazioni diverse come Johan Inger, Jiri Kylian, William Forsythe, Johan Inger, Andonis Foniadakis, Michele Di Stefano, Cristina Rizzo.