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“Che disastro di commedia”, i numeri da record per la pièce che fa impazzire il mondo

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Dal Teatro Olimpico di Roma parte il tour di CHE DISASTRO DI COMMEDIA, rivoluzionario spettacolo dal successo planetario per la regia di Mark Bell. Per il quarto anno nella Capitale dal 26 al 29 settembre torna la commedia di respiro internazionale, prova di un’eccellenza artistica acclamata in tutto il mondo, prodotta per l’Italia da AB Management. Dopo un esordio travolgente, numeri da record per la scorsa stagione: 8 regioni, 29 teatri, 80 recite, 22 sold out, oltre 32.000 spettatori.

Al centro del racconto una sgangherata compagnia teatrale amatoriale che, dopo aver ereditato improvvisamente un’ingente somma di denaro, tenta di mettere in scena un ambizioso giallo alla Agatha Christie, “Delitto a Villa Aversham”, ambientato negli anni ’20 nel West End. Gli attori strampalati goffamente tentano di parare i colpi degli svariati tragicomici inconvenienti che si intromettono tra loro ed il copione con estro e inventiva, tanto da non lasciare spazio a nient’altro che a incontenibili risate e divertimento travolgente.

La rappresentazione, che sposa appieno il filone del metateatro, si rivela in realtà una slapstick comedy: tra paradossi e colpi di scena gli attori non si ricordano le battute, una scenografia vittoriana che implode a poco a poco su sé stessa, le porte non si aprono, gli oggetti scompaiono e ricompaiono altrove. Tutto è studiato nei minimi particolari con smaliziato umorismo senza mai risultare artefatto o stucchevole. CHE DISASTRO DI COMMEDIA evidenzia tutte le paure e gli errori che un attore sul palco non vorrebbe e dovrebbe mai commettere.

Il ritmo incessante dello spettacolo se da un lato coinvolge il pubblico in un vortice impetuoso di ilarità, dall’altro palesa la grandissima fatica fisica che i protagonisti mettono in gioco per rappresentare i disastri che si accumulano in un crescendo senza controllo. Applausi a scena aperta per i protagonisti, un cast di istrionici professionisti con dei tempi comici senza eguali che sono riusciti, tra recitazione e tecnica, a fare di questa commedia un piccolo grande miracolo.

Questo spettacolo ha avuto un tale successo da debuttare poi in prima mondiale nel 2014 al “Duchess Theatre” di Londra dove è incredibilmente ancora in scena.