Un grande plastico in scala del campo di Auschwitz riempie il palco: baracche sovraffollate, un binario ferroviario, un cancello d’ingresso con la scritta Arbeit Macht Frei (Il lavoro ti rende libero). Con questa immagine agghiacciante la compagnia teatrale Hotel Modern tenta di immaginare l’inimmaginabile: il più grande omicidio di massa della storia, commesso in una città appositamente costruita. Il modello del campo è portato alla vita sul palco con migliaia di piccoli “puppets” di 8 centimetri fatti a mano che rappresentano i prigionieri e i loro carnefici. I performers di KAMP si muovono nel plastico come reporter di guerra giganti, filmando gli eventi orribili con telecamere in miniatura, il pubblico diventa il testimone. Dalla sua premiere nel 2005 Kamp è stato rappresentato il 19 paesi e 49 città in tutto il mondo, fra le quali New York, Adelaide e Tokyo. La compagnia Hotel Modern mescola arte visiva, teatro, dramma, musica, cinema, modellismo e performance nelle proprie produzioni evocative. Nei loro spettacoli, modellini in scala giocano un ruolo importante. Vengono usati, letteralmente, per vedere il mondo da una macro prospettiva. L’approccio di Hotel Modern è unico nel mondo del teatro, e permette ai propri attori di mettere a fuoco i soggetti secondo prospettive completamente diverse.
Spoleto, Teatro San Simone, venerdì 10 luglio, ore 20.30. Repliche l’11 e il 12.
Info: www.festivaldispoleto.com