In una conferenza tutta da ridere Emanuela Grimalda anche autrice dello spettacolo si inventa un Dio donna con un sacchetto del pane in testa, per parlare di noi. E per scivolare assieme al pubblico via via da lassù a quaggiù, nel nostro mondo attraverso una galleria di personaggi esilaranti e un po’ mostruosi che raccontano un quotidiano sempre in bilico tra le bollette e l’eternità. Tra il piatto di minestra e il bisogno di infinito. Come siamo un po’ tutti noi oggi.
Ma se Dio fosse una donna? Quali sarebbero i suoi miracoli? Senz’altro trovare un asilo nido, mettere assieme la carriera di magistrato e la ‘cagarella’ dei figli, entrare in un autobus con un passeggino all’ora di punta. Perché questi sono miracoli, altroché camminare sull’acqua! Se Dio fosse una donna il mondo sarebbe più divertente o quantomeno con più buonsenso. Un Dio come noi, con qualche chilo di troppo perché anche lei come l’universo tende ad espandersi, con le rughe, che inciampa nei buchi neri nella corsa incessante a fare cento cose alla volta, sul tacco 12 per giunta! Ubiqua come solo una donna sa essere. Un Dio insicuro perché una donna anche se è Dio fa fatica a crederci! Un Dio che crea meravigliosi pianeti ma anche ottimi tiramisù. Un Dio che sta da Dio ma che ce la farà pagare cara perché stiamo distruggendo la Terra. E quel giorno sì che non ci saranno né sconti né condoni. E intanto, in attesa del Giudizio Universale, in cui gli ultimi saranno i primi e gli uomini partoriranno con dolore, un grande quesito la tormenta: “ma se il Diavolo veste Prada, Dio cosa si deve mettere?”
6 e 7 aprile alle ore 21.00, Emanuela Grimalda ritorna al Teatro Biblioteca Quarticciolo, questa volta con lo spettacolo comico Dio è una signora di mezza età.