Home musica “Generazione romantica” Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

“Generazione romantica” Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

346

Nuovo appuntamento con i Concerti di Primavera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Sale sul podio, per tre serate consecutive (mercoledì 26 ore 19.30, giovedì 27 ore 19.30 e venerdì 28 maggio ore 19.30, Sala Santa Cecilia – Auditorium Parco della Musica di Roma), Carlo Rizzari che dirige l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in un programma dedicato a SchumannWeber e Mendelssohn.

Il concerto si apre con il Nachtlied di Schumann, un mottetto per coro misto e orchestra composto nel 1849 e eseguito per la prima volta nel 1851. Basato su una poesia di Friedrich Hebbel e autentico esempio di Romanticismo musicale per la perfetta corrispondenza tra il contenuto poetico dei versi di Hebbel e la scrittura musicale, ottenuta con la massima economia dei mezzi sinfonico-corali; una scrittura impalpabile e onirica, cupa ed emotiva, carica di inquietudine e di tenerezza, che sembra anticipare il clima del Requiem tedesco di Brahms.

Alessandro Carbonare, primo clarinetto dell’Orchestra ceciliana, sarà il solista d’eccezione per il Concerto per clarinetto n. 2 di WeberCarl Maria von Weber è stato il primo compositore dopo Mozart a scrivere pezzi importanti per il clarinetto e il questo concerto è ritenuto il migliore tra composizioni dedicate a questo strumento. Il Concerto, infatti, si impone tra i principali brani del repertorio classico per i suoi brillanti effetti virtuosistici e dà modo al solista di esprimersi in tutte le sue abilità interpretative e virtuosistiche. La serata si chiude con un la Sinfonia n. 1 in do minore di Mendelssohn. L’opera, completata nel 1824 all’età di 15 anni, non rappresenta per il compositore l’esordio in questo genere musicale, ma segue le dodici sinfonie per archi composte tra il 1821 e il 1823 destinate ai concerti domenicali organizzati presso la casa paterna. Nonostante sia un lavoro giovanile e meno noto delle successive sinfonie, la Sinfonia ha già i caratteri peculiari del suo stile: grande inventiva melodica, vivacità ritmica e fluidità del discorso musicale.