Sabato 1 dicembre (ore 21) al Teatro del Lido di Ostia in scena
Hallo! I’m Jacket!, una produzione Dimitri/Canessa in co-produzione con Artisti Associati Sosta Palmizi.
Elisa Canessa dirige Federico Dimitri e Francesco Manenti nella ridicola caricatura
di un mondo zoppo, ma che corre trafelato verso il successo. Un successo qualsiasi.
Un mondo paradossalmente svuotato di senso e di contenuto. Di amore e di poesia.
HALLO! I’M JACKET!
Il gioco del nulla
regia Elisa Canessa
con Federico Dimitri e Francesco Manenti
assistenza artistica Stefano Cenci e Giorgio Rossi – disegno luci Marco Oliani
Spettacolo finalista In-Box 2017
Selezione Visionari Kilowatt Festival 2017
Produzione Compagnia DIMITRI/CANESSA
co-produzione Artisti Associati Sosta Palmizi
con il sostegno di MiBAC-Dipartimento dello Spettacolo
Regione Toscana-Settore Spettacolo e Armunia, Festival Inequilibrio
Sabato 1 dicembre (ore 21) al Teatro del Lido di Ostia in scena HALLO! I’M JACKET! Il gioco del nulla, una produzione della compagniaDIMITRI/CANESSA in co-produzione con Artisti Associati Sosta Palmizi. Uno spettacolo fortemente ironico: il riflesso ridicolo e dissacrante di un sentire che trae origine da una riflessione amara sulla contemporaneità, con la sua rapidità da fast food mediatico, la cultura usa e getta, l’ansia performativa. Immersi fino al collo in una realtà che sembra dare sempre più credito a ciò che semplicemente è di tendenza, ci “facciamo beffa” di questo nostro essere costantemente assillati dall’idea di essere: Produttivi! Seduttivi! Interessanti! Alternativi! Fighi! Indipendentemente da quali siano i contenuti e i saperi. L’amarezza lascia però spazio totale alla buffoneria, alla presa in giro, all’ironia surreale. In questo mondo così caricaturizzato, qual è il rapporto dell’artista con la creazione? Con lo stare in scena? Con l’esibire se stesso su un palco vuoto? Cos’ha da dire questo teatro contemporaneo? In HALLO! I’M JACKET! tutto viene estremizzato: la performance artistica è metaforicamente tradotta con la prestazione sportiva. Il performer, un atleta che, sul palco, sventola con convinzione la bandiera bianca della mancanza totale di contenuti. Sul volto, lo smagliante sorriso dell’idiozia. Il teatro è paradossalmente trasformato nello stadio che accoglie all’attesissimo “campionato mondiale della performance”. I due performer, i due buffoni, i due clown di questo spettacolo lottano, gareggiano, danzano, sudano “per nulla! Solo per piacere, per far divertire il pubblico”.