Home life style cinema Quo Vado?, il sarcasmo di Checco Zalone sui vizi antichi degli italiani

Quo Vado?, il sarcasmo di Checco Zalone sui vizi antichi degli italiani

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Il botteghino di Natale parla chiaro. Star Wars. Il risveglio della forza vince (e sta per entrare nella top ten degli incassi mondiali di sempre) ma in Italia non stravince. I numeri sono da primato: 5.675.421 euro nel lungo week end di Natale con una media di quasi 8 mila euro per sala. Ma si difendono bene al secondo e terzo posto i cinepanettoni Vacanze ai Caraibi e Natale col boss (entrambi oltre i 5 milioni totali). Quarto il bellissimo Il ponte delle spie. Seguono Alvin Superstar (1.737.093 euro), Masha e Orso – Amici per Sempre (1.458.819) e Franny (999.383). Ma i botteghini già sono pronti a voltare pagina. Il vero evento si chiama Checco Zalone. Il comico pugliese sbarca con Quo vado? in 1300 sale a Capodanno (in alcune già nella notte di San Silvestro). La domanda è una sola. Il film, girato in Puglia, Lazio e Norvegia, che vede nel cast anche Lino Banfi e Maurizio Micheli, riuscirà a battere i precedenti record di Zalone? L’esordio con Cado dalle nubi nel 2009 con oltre 14 milioni di euro; nel 2011, con Che bella giornata oltre 43 milioni di euro, mentre con Sole a catinelle nel 2013 raggiunge il più alto incasso della storia per un film italiano con oltre 52 milioni di euro al boxoffice. Le premesse ci sono tutte. Sono bastate un’apparizione televisiva e una canzone sarcastica sulla “prima repubblica” per accendere le lampadine, anche i critici “laureati” continuano a guardare Zalone con sospetto. Il film racconta la storia di Checco, un ragazzo che ha realizzato tutti i sogni della sua vita. Voleva vivere con i suoi genitori evitando così una costosa indipendenza e c’è riuscito, voleva essere eternamente fidanzato senza mai affrontare le responsabilità di un matrimonio con relativi figli e ce l’ha fatta, ma soprattutto, sognava da sempre un lavoro sicuro ed è riuscito a ottenere il massimo: un posto fisso nell’ufficio provinciale caccia e pesca. Con questa meravigliosa leggerezza Checco affronta una vita che fa invidia a tutti. Un giorno però tutto cambia. Il governo vara la riforma della pubblica amministrazione che decreta il taglio delle province. Convocato al ministero dalla spietata dirigente Sironi, Checco è messo di fronte a una scelta difficile: lasciare il posto fisso o essere trasferito lontano da casa. Per Checco il posto fisso è sacro e pur di mantenerlo accetta il trasferimento. Per il resto, si tratta solo di avere pazienza…