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Il coro torna protagonista al teatro filarmonico per la stagione sinfonica 2020 di fondazione arena

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Venerdì 23 e sabato 24 ottobre doppio appuntamento con il Coro dell’Arena di Verona diretto da Vito Lombardi in un ricco programma che vuole essere un’antologia del romanticismo italiano e operistico con alcune tra le più belle pagine di Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi, in un ideale passaggio di testimone. Il Coro maschile sarà affiancato nei ruoli solistici dal soprano Monica Zanettin e dal basso Romano Dal Zovo.

I compositori protagonisti di questo concerto, Verdi, Bellini e Donizetti, hanno inserito nelle loro opere cori stupendi con funzioni diverse, sempre con grande rilievo musicale e drammaturgico, riflettendo quella tendenza ottocentesca che ha reso il melodramma italiano il genere più apprezzato e seguito. Questo successo è riconducibile a due fattori:  il primo di ordine sociologico poiché i teatri erano importanti luoghi d’incontro, e il secondo di natura culturale perché le opere di quegli anni rispecchiavano le correnti di pensiero, i gusti e, soprattutto, gli ideali politici della società. Il secondo appuntamento autunnale al Teatro Filarmonico propone quindi una sintesi delle più celebri e conosciute pagine corali del repertorio operistico ottocentesco, con protagonista il Coro maschile di Fondazione Arena diretto da Vito Lombardi, che dal 2015 ricopre il ruolo di Maestro del Coro areniano.

Il concerto si apre con alcune delle più belle pagine verdiane: si inizia con All’erta, all’erta! del primo atto del Trovatore e nel ruolo del capitano degli armati del conte di Luna Ferrando sarà impegnato il basso Romano dal Zovo. Seguono quindi I due Foscari con l’aria del secondo atto Che più si tarda e i due celebri cori dall’Ernani Allegri! Beviam e Si ridesti il Leon di Castiglia, per concludere con Chi v’impose unirvi a noi? dei sicari del secondo atto di Macbeth. Dal coro introduttivo di Norma di Bellini è tratto invece Ite sul colle, o druidi; Romano dal Zovo interpreterà Oroveso, il capo dei druidi che inneggia alla liberazione dal giogo romano. Dal finale del primo atto de La Figlia del reggimento di Donizetti, successiva di pochi anni al capolavoro belliniano, è invece tratto il coro Rataplan!. Segue quindi una ricca antologia di brani tratti dalla Forza del destino: Compagni sostiamo, il campo esploriamo, Madre, pietosa vergine, Or siam soli…, il finale dell’opera Il santo nome di Dio Signore per concludere con La vergine degli angeli. Protagonisti con il Coro, nei ruoli solisti di Leonora e di Padre Guardiano, si esibiscono il soprano Monica Zanettin il basso Romano dal Zovo. Tra questi brani si inseriscono due arie tratte da Rigoletto: il coro del primo atto Zitti, zitti moviamo a vendetta, con il rapimento di Gilda ad opera dei cortigiani, e Scorrendo uniti remota via, dall’atto II.

Il concerto, presentato da Davide da Como, vedrà inoltre impegnati i professori dell’orchestra areniana Günther Sanin al violino, Laura Recchia all’arpa e Alessandro Carobbi alle percussioni. I Maestri collaboratori Patrizia Quarta e Maria Cristina Orsolato accompagneranno l’esecuzione rispettivamente al pianoforte e all’organo.