La Cattedrale di Anagni
La cattedrale fu fatta ricostruire fra 1072 e 1102 dal vescovo Pietro sul luogo di quella precedente dedicata a s. Magno; alcune iscrizioni permettono di datare al sec. 9° i frammenti scultorei riutilizzati nella struttura più tarda. L’edificio sorgeva nella parte della città che era stata occupata dall’acropoli romana; nelle tracce di strutture antiche riscontrate nei sotterranei e lungo i fianchi della cattedrale sono stati ipotizzati resti di un tempio (Mazzolani, 1969). Alla penetrazione del Romanico lombardo, durante gli ultimi anni del sec. 11°, è da riferire la decorazione ad archetti del transetto, mentre per la decorazione delle absidi, attribuibile alle maestranze lombarde impegnate nella costruzione del palazzo comunale, è stata proposta una datazione più avanzata entro il sec. 12° (Matthiae, 1942). Lo spazio interno a tre navate con pilastri alternati a sezione quadrangolare e circolare, transetto e tre absidi, è comunque per molti aspetti frutto di trasformazioni da porre intorno alla metà del sec. 13° (Matthiae, 1942; Panza, Ferretti, 1981). A questa fase vanno ricondotte le coperture della navata centrale (a tetto sorretto da arconi trasversali), del transetto e del coro (con volte costolonate), delle navate laterali (con volte a crociera).
In corrispondenza della parte absidale si sviluppa la cripta, consacrata nel 1255, che custodisce le reliquie di s. Magno e che conserva, insieme a una ricca decorazione pittorica, un pavimento datato al 1231, opera di Cosma di Jacopo e dei figli Luca e Jacopo, ben conservato nei propri caratteri originari. Il pavimento della chiesa, opera dello stesso artefice e terminato entro il 1227, è stato invece oggetto di un ampio rifacimento seicentesco. Nel presbiterio si trovano il ciborio duecentesco e il candelabro pasquale (due sfingi e due leoni sorreggono una colonna tortile sulla quale è un uomo con una patera sul capo); quest’ultimo, insieme al seggio episcopale, affiancato da due leoni e ornato da un disco con la funzione simbolica di nimbo, datato 1263, è opera di Vassalletto (Claussen, 1987).
Sul finire del sec. 13° fu annessa al lato sinistro della cattedrale la cappella di famiglia dei Caetani, all’interno della quale si trova un sepolcro a baldacchino di forme gotiche realizzato dai fratelli Adeodato e Giovanni di Cosma (1299 ca.), in cui sono collocati due sarcofagi cosmateschi di epoca precedente (Sibilia, 1936; Fenicchia, 1948; Lydholm, 1982). All’opera degli stessi artisti viene riferita la statua di Bonifacio VIII posta in un tabernacolo sulla facciata sud della cattedrale (Lydholm, 1982).
Il campanile, terminato nel 1141, sorge isolato di fronte alla cattedrale; recenti restauri hanno notevolmente rimaneggiato le aperture (un ordine di monofore, uno di bifore e tre di trifore).
Testo da:
http://www.treccani.it/enciclopedia/anagni_(Enciclopedia-dell’-Arte-Medievale)/
Info: http://www.cattedraledianagni.it