Matteo Cappella presenta “Introdacqua”, il suo secondo “context album”. Il nuovo paesaggio d’autore, composto da 8 brani, scorre attraverso i suoni e le storie raccolte tra i vicoli e le campagne dell’Appennino centrale, nel cuore dell’Italia. Sarà disponibile a partire da venerdì 18 giugno su tutti i digital store ed è già disponibile in pre-order al link: http://bit.ly/Introdacqua_
Partendo da Bellegra, terra d’origine dell’artista, l’album svela gli affetti e i difetti di un antico paese. “Introdacqua” riconduce alle atmosfere più intime e familiari, dove le emozioni si intrecciano con le storie di una piccola comunità stretta intorno alla vita.
“È la traduzione dei miei affetti in forma di musica, un omaggio alle comunità appenniniche legate da catene montuose e aria leggera. Fantasticando intorno ad un’Italia interiore, ho cercato una relazione tra luoghi con nomi diversi e geografie analoghe” – racconta Matteo Cappella – “Intorno al 2015, quando cominciavo a raccogliere le canzoni scritte nel tempo, mi accorsi di poterne rintracciare le diverse ambientazioni, come se ogni storia si inserisse in un paesaggio ben preciso. Ho preso in prestito il nome da Introdacqua, un piccolo comune in provincia dell’Aquila, nella Valle Peligna, che ho scoperto grazie agli amici introdacquesi Simone Colasante e Daniele Quaglieri, musicisti a me cari.”
I suoni e le storie di “Introdacqua” incontrano le nuove tecnologie musicali fino a maturare in un cantautorato teso tra il candore e l’ironia. Gli strumenti acustici si immergono nel paesaggio sonoro, creando un unicum musicale che diventa parte integrante del racconto. La produzione indipendente di questo progetto discografico è riuscita ad armonizzare i legami affettivi alle esigenze artistiche, rendendo questa musica una grande allegoria identitaria ed emotiva.
“I suoni che compongono l’album partono dal corpo, dalla voce, dal legno, strumenti acustici e field recording, per arrivare alle nuove tecnologie digitali” – prosegue l’artista– “Con questo secondo paesaggio si completa la mia storia pendolare tra l’Appennino e la città. Racconto in musica di un’Italia divisa, non tra nord e sud, ma tra metropoli e piccoli comuni. “Introdacqua” è tornare a casa con una musica nuova e sentire che “nella gente, nelle piante, nella terra, c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.”
L’album – anticipato dal singolo “Riflessi” – è stato registrato e mixato presso il Pratarone Studio, una vera e propria “oasi” musicale immersa nella campagna del comune di Cave (Roma) con Luca Mazzenga, fonico e amico del cantautore, per poi essere completato dal mastering di Axel Ferrari, collaboratore del Pratarone Studio. I musicisti che hanno partecipato alla registrazione dell’album sono Giuseppe Di Pasqua al basso insieme a Daniele Quaglieri alla batteria e Simone Colasante alle tastiere, questi ultimi entrambi provenienti da Introdacqua, comune abruzzese in provincia dell’Aquila al quale verrà intitolato l’album. A completare il lavoro in studio sono Luca Del Rosso come armonicista e corista su “Nonno blues” e Alessandro Cardinale con il suo sax per “Villa speranza”. Gli arrangiamenti di “Principio” e “Lillo” sono stati curati insieme a Gabriele Ceccarelli, mentre “Riflessi” è stato arrangiato con Mattia Deriu, il quale incide anche le tastiere del brano. L’artwork dell’album è stato realizzato da Martina Alese, che ha creato illustrazioni, grafiche e fotografie per “Introdacqua”.