Nell’ambito della rassegna del teatro in lingua originale Inglese al Teatro San Genesio, va in scena dal 31 Gennaio al 5 Febbraio 2017, l’inedita rivisitazione in chiave moderna, de Il Racconto d’Inverno (The Winter’s Tale), di William Shakespeare, presentata dalla compagnia filantropica e di lingua inglese Plays in Rome/The Rome Savoyards.
La storia narra di Leonte, Re di Sicilia (nella versione originale) che ospita nella propria ricca dimora l’amico Polissene, ma sospetta ci sia una relazione tra costui e sua moglie Ermione. Per via della sua gelosia e convinzione, progetta dunque di far eliminare l’amico Polissene. Camillo, uomo di fiducia di Leonte, trovando ingiuste le accuse, riesce a far scappare Polissene, fuggendo assieme a lui. Inferocito dall’accaduto, Leonte accusa pubblicamente Ermione di tradimento, la fa imprigionare e fa esiliare la figlia, appena nata che lui ritiene concepita in adulterio, condannandola a morte certa. A questi già tragici eventi segue il dramma della morte improvvisa di Mamilio, giovane figlio di Leonte ed Ermione. Di conseguenza anche Ermione si accascia per il dolore e a nulla varrà il pentimento del consorte. La storia si sposta nel Tempo e nello spazio e ci si trova, a una distanza di 16 anni. Perdita, la figlia di Leonte, che è stata salvata grazie all’intervento della fida Paulina e allevata senza che nessuno sappia delle sue origini, è perdutamente innamorata di Florizel, che è proprio il figlio di Polissene, in incognito. Polissene, camuffato, segue il figlio di nascosto e infuriato con lui per avergli tenuto nascosta la relazione con la ragazza, minaccia di morte la famiglia adottiva di lei. I due giovani fuggono di nascosto, consigliati dal fido Camillo e trovano riparo proprio in Sicilia. Qui si svela l’identità di Perdita e si avrà la riappacificazione tra Leonte e Polissene; ma le scoperte e le liete sorprese non finiscono qui….
Tragicommedia o commedia romantica scritta nel 1611 circa, è stata tuttavia considerata a lungo, in passato, semplicemente una commedia o una tragedia a lieto fine.
Numerose sono le rappresentazioni e trasposizioni di successo dell’opera, tra le quali la messa in scena per la regia di Peter Brook nel 1951 e di Sam Mendes nel 2009 e quella nel 2015 della Kenneth Branagh Theatre Company con tra gli altri Judi Dench e Kenneth Branagh.
La compagnia di lingua Inglese The Rome Savoyards, propone in questa prossima rappresentazione, una contestualizzazione diversa dell’opera, collocandola nella prima parte in una Miami degli anni ’50 e 16 anni dopo, in una tipica comune Hippie. Questa innovativa rappresentazione vuole esprimere come le tematiche affrontate siano universali, senza tempo ed applicabili anche a situazioni apparentemente avulse dal contesto originale ma che al contrario, sono di sorprendente ed efficace applicazione.
Dal punto di vista drammaturgico, The Winter’s Tale è nettamente divisa in due parti: i primi tre atti hanno tutti i connotati della tragedia, mentre negli ultimi due la trama si svolge fino al lieto fine. Il sospetto del tradimento, la richiesta dell’avvelenamento, l’inimicizia che esplode tra vecchi amici, la morte di una donna e dei suoi due figli, preparano lo spettatore ad un epilogo tragico. Dal quarto atto in poi, invece, entrano in scena numerosi elementi che modificano la trama: scene bucoliche e pastorali vengono allegramente arricchite da canzoni e danze e personaggi tipici della commedia. La condizione temporale è quindi non solo una necessità narrativa, ma un vero e proprio colpo di teatro: il suo intervento, infatti, fa cambiare il registro portandolo da quello propriamente tragico a quello comico. Allo stesso modo, è sempre lo scorrere del tempo che consente la riconciliazione. Dal punto di vista dei personaggi, si riprendono schemi della commedia classica degli opposti, per i quali i giovani sono contrapposti agli anziani. Come in altre commedie Shakespeariane, il lieto fine coincide con la riconciliazione o la formazione di nuove coppie. Veicolo di svelamento sono i personaggi popolari che si fanno portatori della saggezza e di chiarimenti tra i potenti. Molto presente è poi il tema della natura, che si presenta in scena non solo nelle vesti del Tempo, ma anche nelle bucoliche scene campestri, contrapposte a quelle di città.
Teatro San Genesio (Viale Mazzini) – Roma