Dal 7 al 17 aprile al Teatro India in scena sette spettacoli dalla IV edizione de I Teatri del Sacro per parlare dell’attualità del sacro nella sua accezione più ampia, lontano dai dogmatismi e vicino alle domande che attraversano la vita di ognuno di noi e che proprio in un momento di inquietudine e speranza come questo, si rivelano in tutta la loro bruciante contemporaneità.
Si inizia quindi il 7, con “Per obbedienza”, di Fabrizio Saccomanno. In scena Fabrizio Pugliese.
Non è certo un campione di arguzia, Giuseppe. Siamo in Salento, nel primo seicento: un’epoca caratterizzata da malattie, bigottismo, inquisizione quando il sempliciotto Giuseppe si innamora della Madonna, restando “voccaperta”, e così viene rinominato. Il suo amore diviene una vocazione, e con il passare del tempo e del tutto inconsapevolmente raggiunge l’estasi, ma anziché abbandonare il corpo, come di solito avviene in questi casi, Giuseppe il corpo lo porta con sé e vola, finendo per ritrovarsi su di un albero, sul tetto di una casa o sul campanile, da dove ogni volta deve essere aiutato a scendere, senza che ricordi minimamente come sia finito fin lassù. Ma il destino ha riservato misteri ancora più sconosciuti a questo personaggio umile.
giovedì 7 aprile ore 19, Teatro India
Gli altri appuntamenti.
Sette spettacoli per sette differenti modi di raccontare l’anima, la tradizione religiosa e la ricerca spirituale: dall’humor nero di IO, MIA MOGLIE E IL MIRACOLO, l’ultimo lavoro del gruppo Punta Corsara di Scampia, in equilibrio fra grottesco e surreale (16 aprile ore 21, 17 aprile ore 19), al ritmo incalzante del cabaret di CAINO ROYALE di Rita Pelusio, travolgente e dissacrante riscrittura della Bibbia (12 aprile ore 19, 13 aprile ore 21); ed ancora l’energia partenopea in PE’ DEVOZIONE, racconto corale dei milli riti della tradizione napoletana, fra sacro e scaramanzia (10 aprile, ore 17), e poi la satira sociale di DELIRIUM BETLEM, storia tragicomica di tre re “marci” persi in un centro commerciale tra consumismo e stelle (comete?), scritta e diretta da Alberto Salvi (11 aprile, ore 21).
Alcuni artisti hanno scelto invece di mettere in scena la loro idea di sacro a partire dal silenzio e dall’ascolto, come quello fra sorelle, protagoniste dell’incantevole CORRISPONDENZE, un dialogo sospeso fra danza e parola, diretto da Roberto Aldorasi (14 aprile ore 19, 15 aprile ore 21). Commovente anche PER OBBEDIENZA, la storia del piccolo frate dall’anima grande, così grande da trascinare il corpo in volo, un monologo magistralmente interpretato da Fabrizio Pugliese (7 aprile, ore 19). Infine non manca la domanda su Dio e sull’Universo, ben raccontata nella trasposizione da Leopardi di Carullo Minasi nel loro DE REVOLUTIONIBUS (8 aprile ore 21, 9 aprile ore 21).