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Il Teatro di Roma e l’Accademia Nazionale Silvio d’Amico insieme per lanciare i nuovi talenti del teatro

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Si rinnova per il terzo anno consecutivo la collaborazione tra il Teatro di Roma – Teatro Nazionale e l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. Il palcoscenico del Teatro India ospita quattro spettacoli della Compagnia dell’Accademia – Sul Lago Nero, regia di Paolo Costantini; La ballata dei babbaluci, regia di Marco Fasciana; Una bellissima domenica a Creve Coeur, regia di Tommaso Capodanno; Le lacrime amare di Petra von Kant, regia diFederico Gagliardi– l’iniziativa congiunta vuole favorire l’inserimento delle nuove generazioni nel panorama artistico-culturale ponendosi come uno spazio in cui sperimentare e sviluppare l’energia creatrice delle giovani leve.

Apre la programmazione SUL LAGO NERO, per la regia di Paolo Costantini, in scena 1 e 2 ottobre. Il testo di Dea Loher racconta la storia di due famiglie che si rincontrano dopo quattro anni per interrogarsi sulla scelta dei propri figli. Fritz e Nina hanno 15 anni e scelgono di non assumersi la responsabilità di continuare a vivere, per non essere contaminati scappano da un mondo che “non è bello”. Ciò che resta è il fantasma di due famiglie che non possono fare a meno di scontrarsi con l’assenza e la continua presenza dei loro errori. Quattro persone che non riescono a comprendersi, che cercano, affannandosi, un contatto tra loro, che però si manifesta come frattura, urto violento e distruttivo. Uno spettacolo che obbliga a confrontarsi con la normalità, col quotidiano e con ciò che si cela dietro ad esso.

In scena sempre 1 e 2 ottobre, in programmazione alternata, LA BALLATA DEI BABBALUCI. Ovvero il viaggio mancato di un uomo in vasca, scritto e diretto da Marco Fasciana, una favola in dodici capitoli per raccontare il viaggio del protagonista alla scoperta di se stesso, della sua terra, la Sicilia, e delle sue fantasie. Un viaggio in mare con la sua vasca che lo renderà naufrago alla ricerca delle proprie radici, tornando indietro nella memoria, ai ricordi di bambino, come unica rotta possibile per ristabilire il contatto con le proprie passioni e la propria identità.

Segue il 5 e 6 ottobre UNA BELLISSIMA DOMENICA A CREVE COEUR di Tennessee Williams, per la regia di Tommaso Capodanno. Nato come progetto di studio con la guida di Arturo Cirillo sui testi del drammaturgo americano, la commedia sentimentale racconta il rapporto con la solitudine di quattro ‘zitelle’ che, quasi per caso, si incontrano in una poverissima casa di periferia, nell’America degli anni ‘30. In questo testo quasi inedito c’è tutto Williams, con le sue figure di marginali, solitari, desiderosi d’amore e attenzione, personaggi “fratelli” di quelli di Un tram chiamato desiderioLo zoo di vetro. Williams è un autore con un mondo segnato dal rimorso, dal rimpianto, dall’illusione, ma illuminato dalla forza rigenerante e consolatoria del teatro.

In scena sempre 5 e 6 ottobre, in programmazione alternata, LE LACRIME AMARE DI PETRA VON KANT, uno dei capolavori della sterminata filmografia fassbinderiana, per la regia di Federico Gagliardi. Petra von Kant è una stilista di successo, accanto a lei la segretaria Marlene che la ama perdutamente. L’ esistenza di Petra viene turbata dall’incontro con Karin, di origini proletarie, separata dal marito e con una drammatica storia familiare alle spalle. Di Karin, Petra invidia la giovinezza e la spregiudicatezza; nel rapporto con lei cerca un amore che rivitalizzi la sua vita. Ma il suo amore risponde anche ad un desiderio, dalle sfumature sadiche, di possesso. Karin interrompe la relazione. Petra rimane sola, fuori di sé, ubriaca, maltratta la madre e l’amica Sidonie. Si rende conto, di quanto male abbia trattato Marlene, le chiede scusa, pronta a ricominciare. Ma per una volta Marlene rifiuta. Riempie una valigia e se ne va. Petra adesso è veramente sola.

Ad anticipare gli appuntamenti della Compagnia dell’Accademia, dal 23 al 28 settembre negli spazi del Teatro India, il Festival Contaminazioni 2019, la rassegna autogestita di liberi esperimenti teatrali degli allievi dell’Accademia. Uno scenario di autonoma sperimentazione e contaminazione artistica volta alla realizzazione di spettacoli nella forma di studio e della durata non superiore ai 40 minuti. Protagonisti assoluti saranno giovani attori, registi e drammaturghi alla prova con testi classici e inediti con l’obiettivo di creare collaborazioni e relazionarsi con le dinamiche produttive del teatro, fondendo contaminazione, collettività e sperimentazione.