Un allestimento essenziale con lo stretto necessario funzionale all’azione con dieci persone senza esperienza professionale teatrale, che nella quotidianeità vivono un disagio abitativo ed economico, danno vita a Woyzeck, il testo di Georg Büchner che l’Associazione Culturale Mnemosyne, in collaborazione con la Parrocchia Santa Maria in Portico in Campitelli di Roma, ha deciso di rivisitare in una nuova chiave.
Per la prima volta su un palcoscenico, affiancati da alcune attrici, un gruppo di persone ha cosi aderito al progetto lavorando per mesi con costanza ed entusiasmo ad una produzione no budget con carattere laboratoriale, diretta dal regista teatrale e cinematografico Italo Spinelli e promossa dalla scenografa e costumista Elisabetta Di Pisa, che intende coniugare qualità professionali riconosciute con persone fuori da ogni contesto di palco. Woyzeck andrà in scena in tre serate, il 17, il 18 e il 19 maggio, al Teatro Palladium di Roma: un confronto sperimentale o prova aperta che ha l’obiettivo di trasmettere, in forma semplice ma originale, il valore di un testo rivoluzionario nella sua realtà performativa.
Il dramma, rimasto incompiuto, di Georg Büchner (1813-1837) è ispirato al caso clinico-giudiziario di Johan Christian Woyzeck, un disoccupato che nel 1821 uccise la propria amante. Per la sua estrema modernità, la sua struttura frammentaria e per la sua visionaria drammaturgia, è considerato una pietra miliare del teatro europeo del Novecento. Woyzeck, la prima tragedia del teatro contemporaneo il cui eroe e vittima è un proletario, si compone di una sequenza di frammenti che ricostruiscono il puzzle di un omicidio passionale.
WOYZECK
di Georg Büchner
Regia Italo Spinelli
Scene e costumi Elisabetta Di Pisa
Musiche Moshen Kasirossafa
17, 18, 19 maggio 2017 – ore 21