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“La confessione”, il testo shock su un prete omosessuale finalmente sale sul palcoscenico

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La Confessione” di Marco Politi, è il primo spettacolo teatrale italiano che racconta la condizione di un sacerdote omosessuale. Tratto dall’omonimo romanzo di Politi:  “La Confessione. Un Prete Gay Racconta La Sua Storia”, andrà in scena in prima nazionale all’OFF/OFF Theatre di Via Giulia dal 23 al 28 Ottobre, con l’interpretazione e la regia di Alfredo Traversa. Un’occasione unica che parte da Roma, la città ideale, tra umano e divino, sensualità e spiritualità.

L’opera nasce da un incontro con un prete che ha raccontato il suo mondo ed il suo vissuto. Dall’entrata inseminario alle saune, dalla sospensione alla celebrazione eucaristica. Un calvario attraverso le scomunichedella gerarchia ecclesiastica e la comprensione dell’uomo e dei suoi desideri carnaliUna testimonianza drammatica e sincera di un prete cattolico che scopre di essere omosessuale, raccontata sul palco mentre, nella vita reale, è in giro per Roma. Non ha segreti, si mostra al pubblico proprio come nell’atto di unaconfessione piena. Non c’è mediazione. Il suo corpo e la sua anima sono davanti agli spettatori.

Non è stato facile arrivare sino a questo punto. Sentire l’urgenza di portare un corpo in scena per vedere le sue piaghe. Per condividerne la contraddizione – racconta l’interprete Alfredo Traversa – ho cercato lo scrittore e giornalista Marco Politi per anni, volevo comprendere quello che lo scrittore Vincenzo Cerami aveva già scritto sul conto del sacerdote nella prefazione al libro di Politi (E’ il viaggio di un’anima alta, messa a dura prova da un destino difficile. Chi parla è una persona speciale, vera e vivente. La sua voce è di un uomo disarmante e sincero fin quasi alla spudoratezza, ma ferma nel suo desiderio di assoluzione e di vita).C’è amore c’è odio, c’è insicurezza, c’è distruzione, c’è salvezza, c’è conforto, c’è silenzio. C’è tutto il mondo nell’anima del nostro sconosciuto e se ci fosse una via d’uscita non ci sarebbe la Vita, non ci sarebbe il Teatro”.

Dal 23 al 28 Ottobre 2018

 

VIA GIULIA, 19, 20, 21 – ROMA