Un Futuro non troppo remoto.
Il mondo è cambiato, le leggi della fisica sono impazzite e, senza un valido motivo, il tanto “temuto” cambiamento climatico o riscaldamento globale si è infine verificato…
Solo che al contrario: “Dove prima faceva caldo ora fa fresco, dove prima faceva fresco ora fa freddo, dove prima faceva freddo ora fa freddo freddo e dove prima faceva caldo caldo ora si sta da Dio.”
La mite pianura padana è diventata una enorme lastra di ghiaccio, la tanto odiata nebbia ora è una neve costante che non cade mai. Le beneamate riviere romagnole non sono altro che approdo per le foche monache. Il circolo polare artico ha raggiunto l’Inghilterra e Londra
è stata invasa dagli orsi polari. “L’Italia è diventata una terra inospitale, le coltivazioni sono
congelate e i pascoli si sono tramutati in tundra: non è più possibile allevare animali come mucche e maiali. E la mozzarella di yak fa decisamente schifo.”
La vita non è più quella di una volta, il lavoro non è più quello di una volta, le case non sono più quelle di una volta, ma soprattutto il cibo non è più quello di una volta.
Risultato: migrazione generale. Verso sud, verso il caldo, verso pianure sconfinate per la prima volta fertili: Le Grandi Pianure Sahariane. Ed è proprio in questo contesto “catastrofico” che quattro giovani italiani si trovano alle prese con un viaggio improbabile: una traversata del Mediterraneo a bordo di una imbarcazione improvvisata. Riusciranno nella loro impresa epocale? Cosa troveranno al loro arrivo?
Teatro Trastevere,via Jacopa de Settesoli 3,00153 Roma
orari: martedì-sabato h 21.00, domenica h 17.30