Sarà in scena a Spazio Diamante l’11 e il 12 febbraio 2020 ore 21.00 lo spettacolo LA TERRA PERDUTA, da “Furore” di J. Steinbeck. Drammaturgia Tamara Bartolini, movimento scenico Michele Baronio, Alberto Bellandi. Regia Bartolini/Baronio. Lo spettacolo nasce dalla lettura di Furore di J.Steinbeck un viaggio alla ricerca della terra perduta.
D’amore e di fuga, di migrazioni e razzismo, di umanità da ritrovare e del desiderio di costruzione, di essere disposti a lottare anche quando è difficile vincere, di rispetto per l’altro e per se stessi. Pagina dopo pagina, siamo all’ascolto del Furore di Steinbeck. Da dove partire per camminare lungo la linea di questo furore? Da una famiglia scacciata dalla terra. Dal viaggio degli indimenticabili protagonisti del libro, ma anche dagli appunti scritti sul corpo di questi giovani attori e “autori”. È l’offerta di un cuore che batte e che cerca tra le parole di Tom Joad…“Ci sarò sempre, nascosto e dappertutto. Sarò in tutti i posti, dappertutto dove ti giri a guardare. Dove c’è qualcuno che lotta per dare da mangiare a chi ha fame, io sarò lì. Dove c’è uno sbirro che picchia qualcuno, io sarò lì. Sarò negli urli di quelli che si ribellano, sarò nelle risate dei bambini quando hanno fame e sanno che la minestra è pronta…E quando la nostra gente mangerà le cose che ha coltivato e vivrà nelle case che ha costruito, be’, io sarò lì.”
Lo spettacolo rientra nella rassegna I “Classici del secolo futuro” – Quattro riscritture senza paura”, progetto teatrale firmato Accademia Stap Brancaccio, è alla sua quarta edizione.
Il format è ideato dal direttore artistico dell’Accademia di recitazione, drammaturgia e regia Lorenzo Gioielli e prodotto da Sala Umberto grazie al suo direttore artistico Alessandro Longobardi. La rassegna si basa su un percorso di riscrittura contemporanea di autori classici del teatro. Quattro spettacoli interamente scritti e interpretati dagli allievi del terzo anno dell’ Accademia Professionale Stap Brancaccio provocati e sostenuti dai docenti e dalle molte esperienze creative vissute nel triennio, andranno in scena allo Spazio Diamante.
In questo anno compiamo un altro passo avanti nella coniugazione tra formazione e professionismo, obiettivo dichiarato del Terzo anno dell’Accademia Stap Brancaccio, tramite la collaborazione anche di registi e drammaturghi esterni al percorso didattico dell’accademia stessa. È l’Eroe il tema di quest’anno, in una epoca così avara di eroi. Quindi “Frankenstein”, “Riccardo III”, “Il tenace soldatino di stagno”, per giungere all’eroismo collettivo di “Furore”, l’eroismo di chi resiste quotidianamente all’assenza di senso e di appartenenza che sembra essere il tratto dominante delle nostre attuali esistenze. Questo, inoltre, è un eroe nuovo, che è in grado anche di utilizzare l’ironia come arma suprema, perché la tragedia umana contiene, ormai ne siamo certi, una commedia e spesso una farsa.
I “Classici del Secolo Futuro” restituiscono il nucleo pulsante e vivo del concetto stesso di “classico”. Si occupano della riscrittura i diplomandi attori del terzo anno della Stap Brancaccio, Accademia di recitazione, drammaturgia e regia. Li accompagneranno in questo cammino Lorenzo Gioielli, Marco Carniti, Bartolini/Baronio, Katia Ippaso, Virginia Franchi, Daniele Prato e Giuseppe Marini. Con questi quattro spettacoli dichiarano di credere ad un teatro giovane, popolare, emozionante.