Secondo appuntamento nella Stagione Sinfonica con Mikko Franck, il direttore finlandese nominato – per la prima volta nella storia dell’Accademia – Direttore Ospite Principale dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che in questa veste dirigerà l’Orchestra e il Coro lunedì 26 marzo (Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia, ore 19.30 repliche mercoledì 28 ore 19.30 e venerdì 30 ore 20.30) nell’Olandese Volante (Die fliegende Holländer) di Richard Wagner, in forma di concerto.
L’opera, presente per la prima volta nel calendario ceciliano, proseguirà il ciclo delle grandi opere wagneriane dirette nel corso delle passate stagioni, a Santa Cecilia, da Giuseppe Sinopoli, Christian Thielemann, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti e Kirill Petrenko. La fonte principale del libretto è un episodio tratto dalle Memoires des Herrn von Schnabelewopski di Heinrich Heine – che riprendeva la leggenda nordica del misterioso personaggio condannato a vagare in eterno per i mari – ma nella vicenda dell’Olandese Volante Wagner inserisce anche un elemento autobiografico: il ricordo di una tempesta nella quale il compositore stesso si trovò coinvolto, nel 1839, durante una traversata per mare che da Riga lo conduceva a Londra, dalla quale restò molto impressionato.
Rappresentata per la prima volta a Dresda nel gennaio del 1843, l’opera è ispirata da una leggenda ben radicata nella tradizione nordica – tramandata in diverse varianti – che narra di un misterioso personaggio, condannato a vagare per i mari fino alla redenzione, raggiunta grazie alla fedeltà della donna che lo ama. Dopo varie revisioni, l’Olandese Volante ebbe una versione definitiva nel 1860 anche se il compositore continuò a rimaneggiare l’opera almeno fino al 1880. Anche se la struttura si muove nel solco della tradizione (con arie, duetti, cori e canti di marinai), in realtà si tratta di un’opera innovativa, soprattutto per la continuità musicale e tematica che la percorre dall’inizio alla fine, che Wagner distribuisce con omogeneità tra le parti vocali e strumentali. Soprattutto l’ultima versione (quella oggi comunemente eseguita), frutto di tutte le revisioni, porta i segni del Wagner maturo, è sintesi, nello stesso tempo, di sviluppi futuri e una conferma di quanto acquisito negli anni.
Con questa produzione Mikko Franck torna ancora una volta sul podio ceciliano, fino al 2020 il direttore finlandese sarà impegnato con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia per almeno tre produzioni a stagione e si alternerà al Direttore Principale, Antonio Pappano.