Dal teatro al cinema. In anteprima il 28 gennaio a Milano. E da febbraio nelle sale di tutta Italia. Si tratta di Marinetti a New York, il fondatore del futurismo secondo l’interpretazione di Massimiliano Finazzer Flory. Con il Manifesto del futurismo del 1909 Filippo Tommaso Marinetti investì la cultura e la società di inizio secolo. Il suo scritto manifesta una volontà di autonomia, libertà totale e incondizionata, antagonismo verso ogni ordine precostituito. È per questo che l’attore e regista Massimiliano Finazzer Flory racconta la storia del “grande uomo che non si piegò al suo tempo” ambientandola in quella che è considerata la città per antonomasia, New York, dove prendono forma le parole-immagini elaborate da Marinetti, pur se il poeta italiano non visitò mai la Grande Mela. Massimiliano Finazzer Flory dirige e interpreta le vicende del padre fondatore del futurismo nel film Marinetti a New York, proiettato giovedì 28 gennaio alle ore 19,30 con un evento speciale all’Arcobaleno Film Center di viale Tunisia 11 a Milano. Dopo la visione sullo schermo, il palco del cinema ospiterà la performance di Finazzer Flory, accompagnata da coreografie di danza contemporanea interpretate dalla ballerina Sara Ippolito. Girato tra i grattacieli di Manhattan e l’archeologia industriale di Brooklyn, Marinetti a New York è un film in cui Finazzer Flory interpreta le parole di quello spirito audace e geniale che è Marinetti, metafore e suggestioni volte a decantare il senso della grande città, la forza imbrigliata, l’immaginazione senza fili, la convergenza di energie che la metropoli offre all’uomo moderno. Il Futurismo infatti, pur nascendo in Italia, sembra aver preso forma più che mai in America. Proprio nel tentacolare e frenetico cuore pulsante di New York, il regista riesce a esprimere ed esaltare la visionarietà e le profezie del genio italiano a lungo equivocato nella sua patria di origine, ma altrove compreso, amato e celebrato. Massimiliano Finazzer Flory aveva già reso omaggio a Marinetti nel 2014 con lo spettacolo teatrale Gran Serata Futurista, portato in tour in America nei mesi in cui il Guggenheim di New York dedicava al movimento d’avanguardia italiano la mostra Italian Futurism, 1909–1944: Reconstructing the Universe. Passando dal palco alla macchina da presa, Finazzer Flory continua a omaggiare lo spirito controcorrente del poeta e scrittore italiano, senza il quale il Futurismo non sarebbe mai nato. La versione breve del film, della durata di circa 20 minuti, co-prodotta con la società di produzione televisiva i-ItalyTV, con sede a New York, è stata trasmessa sul canale NYCTV – Channel 25, la stazione televisiva ufficiale del Comune di New York.
Info: http://www.finazzerflory.com/marinetti-new-york/