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Morto Dreyfus, il filosofo nemico dei computer

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Secondo Dreyfus, che in ciò riprende temi di derivazione
del pensiero di Wittgenstein, Husserl e Heidegger, l’esperienza umana è costitutivamente radicata sia nella corporeità, sia in contesti culturali che sono alla base di pratiche, conoscenze implicite, attività cognitive e di comprensione, le cui caratteristiche non possono essere riprodotte in modo algoritmico e formalizzato da alcun programma per calcolatore.

Prima di diventare professore di filosofia all’Università di Berkeley
in Californía, Dreyfus ha insegnato per otto anni al Massachusetts
Institute of Technology, tempio degli studi sull’intelligenza
artíficiale. Fu al Mit di Boston che Dreyfus, entrando in contatto con i padri dell’intelligenza artificiale come Allen Newell e Herbert A. Simon, elaborò la convinzione che l’esperienza umana è acquisita attraverso conoscenze implicite e di comprensione e non può essere riprodotta da macchine e computer.