Vincitore al Roma Fringe Festival 2016 dei premi “Miglior Drammaturgia”, “Miglior attrice” e “Fringers to fringers”, torna in scena al Teatro Studio Uno dal 23 al 26 febbraio “Mozza”, monologo scritto, diretto ed interpretato da Claudia Gusmano che racconta con poesia e delicatezza la storia di una giovane donna e del suo bisogno di libertà.
Mozza è una donna appena affacciata alla vita, con il desiderio profondo di voler far suo quel mare che ha accompagnato tutta la sua infanzia e che ora è diventato la sua culla morbida, necessaria, comoda a volte forse anche troppo, una donna in mare sulla prua di un peschereccio, lì da tempo e per scelta. La sua infanzia è trascorsa mano nella mano con il nonno, unico vero uomo di mare della sua famiglia, uno che il mare “ce l’aveva dentro” perché lo aveva bevuto tutto durante la sua vita e lo aveva conservato, con orgoglio, goccia dopo goccia nel suo stomaco abbastanza largo da poterlo contenere.
Il mare e il vento sono le sue radici, il tronco il suo peschereccio, i rami la sua voglia di vivere in solitudine lontano dalle voci soffocanti degli abitanti della terra che la reputano “troppo bianca e troppo sicca”. Il desiderio profondo di libertà, ereditato dal nonno capitano di un peschereccio, può essere realizzato solo in quel mare infinito che aveva vissuto con lui da bambina.
E se grazie ad un dialogo a volte rabbioso, altre volte liberatorio con un gabbiano si perdesse? “Né troppo vicino né troppo lontano” bisogna stare dalle cose che ci fanno paura, per questo bisogna avere un timone che lei, appena salita a bordo, scopre di non avere.
E se in quel perdersi scoprisse che anche il mare è finito? E che dove finisce lui inizia la terra? La stessa che le provocava un tempo vomito, nausea e spossatezza adesso si palesa come la parte mancante per la sua “interezza”.
Intimo, denso e appassionato, “Mozza” racconta di acqua troppo salata da bere e di terra troppo pesante da sorreggere, di una donna marinaia per desiderio ma come spesso accade “mozzata” per volontà. Un universo sospeso nel tempo e nello spazio che riporta sul palco il profumo di salsedine, la brezza marina e i colori di una Sicilia arcaica dove a vincere è il bisogno irrinunciabile e necessario di essere se stessi.
“Mozza” dal 23 al 26 febbraio 2017 | Sala Specchi
Teatro Studio Uno, Via Carlo della Rocca, 6 (Torpignattara).
Ingr. 10 euro. Tessera associativa gratuita
Giov – Sab ore 21.00, Dom. ore 18.00